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Cronaca Lumezzane

Estorsioni, droga e rapine: due donne incastrano il 'boss' di Lumezzane

Sgominata l'intera rete criminale che faceva capo a Mario Franzè, 46enne d'origini calabresi ma residente da anni a Lumezzane. Le indagini dei Carabinieri, che hanno portato all'emanazione di 12 ordinanze di custodia cautelare, sono scattate dalla denuncia, per tentata estorsione, presentata dalla proprietaria e dalla responsabile di un bar del comune valgobbino

Per Mario Franzè le porte del carcere si sono aperte nel 2015 per tentata estorsione nei confronti della proprietaria di un bar di Lumezzane e della donna che ne aveva appena assunto la gestione. Un locale che il 46enne pare avesse trasformato nella sua base di spaccio: affari loschi che pretendeva di portare avanti anche dopo il passaggio di consegne, millantando anche un inesistente accordo con la titolare per rilevare la gestion del bar. 

Al secco rifiuto della nuova responsabile e della proprietaria, l'uomo ha risposto minacciando di dare fuoco al locale o di distruggerlo entrandoci in auto. Un'escalation di minacce che non ha escluso le famiglie delle due donne. L'apice nel maggio del 2015, quando Franzè ha fatto irruzione nel bar armato di una pistola carica e pronta a sparare ben 6 colpi: "Se non fate quello che dico, vi riduco su una sedia a rotelle" avrebbe detto ai gestori.  

Le due donne non si sono fatte intimorire: le denunce presentate ai Carabinieri hanno fatto scattare le manette e il 46enne è finito in carcere, a Cremona. Su di lui però non si sono spenti i riflettori: scavando nel suo passato, e ricostruendo la sue rete di contatti, i militari gli hanno attribuito altri episodi criminali.

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