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Cronaca

E' morto Lucio Dalla, stroncato in Svizzera da un infarto

Il cantautore bolognese è morto a seguito di un attacco cardiaco a Montreaux, in Svizzera. Artista indimenticabile, per i bresciani ancora ineguagliato il suo ultimo concerto di due anni fa in piazza Loggia con De Gregori

Lucio Dalla è morto per un attacco cardiaco a Montreaux, in Svizzera, dove si trovava in Svizzera per una serie di concerti. Il 4 marzo avrebbe compiuto 69 anni.
Secondo quanto si è appreso, Dalla ieri sera stava bene ed era andato a dormire sereno. La sua ultima apparizione televisiva è stata al Festival di Sanremo insieme a Pierdavide Carone, nel doppio ruolo di autore del brano 'Nani'' e di direttore d'orchestra.

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In questi giorni il cantautore bolognese era impegnato da pochi giorni in un tour internazionale che avrebbe concluso il 30 marzo a Berlino. La tournee era cominciata a Lucerna il 27 ed era proseguita la sera successiva a Zurigo.

Dopo la tappa di Montreux, in programma ieri sera, il tour prevedeva altre date tra cui Basilea, Berna, Ginevra, Lugano, Parigi, Dusseldorf, Amburgo, Brema, Francoforte, Lussemburgo, Stoccarda e Monaco, fino al tappa conclusiva a Berlino.

In scena sempre. Il tour seguiva la recente pubblicazione di 'Questo è Amore', doppio cd contenente alcune perle nascoste della sua sterminata discografia, e la produzione e realizzazione di 'Nanì e altri racconti....', il nuovo album di Pierdavide Carone.

Il tour europeo era una consuetudine che si ripeteva dai primi anni '80 a intervalli regolari e che poneva il cantautore tra gli artisti meglio radicati tra le preferenze delle platee europee piu' attente. Nei concerti Dalla interpretava i più grandi successi che l'hanno reso famoso in tutto il mondo e inserito a pieno titolo nella storia della musica italiana contemporanea: da 'Caruso' a '04/03/'43', da 'Come e' profondo il maré a 'Balla balla ballerino', da 'L'anno che verra" a 'Futura' e 'Piazza Grande'.

Ho appreso la notizia con grande dolore. Solo quindici giorni fa Dalla mi aveva chiamato chiedendomi di presentargli il suo libro, ma nello stesso giorno dovevo presentare il mio. Così ho dovuto dire di no". Così Carlo Verdone commenta a caldo la scomparsa del cantautore. "Ma sono invece contento di una cosa: avevo dedicato a lui un intero film come Borotalco e lui ne andava fiero", sottolinea l'attore e regista. E conclude: "Ci sentivamo spesso al telefono. Con lui si perde un grande compositore e una persona colta ed estremamente generosa".

Lucio Dalla - l'anno che verrà-3Oh no dai no...non ci posso credere dai...davvero non posso crederci", solo poche frasi - invcece - sulla pagina Twitter di Lorenzo Jovanotti per esprimere sgomento dopo la morte di Lucio Dalla. “Un amico caro, un amico della Puglia e dei pugliesi. Rimarrà nei nostri cuori", ha dichiarato il governatore pugliese Nichi Vendola.

"Era un musicista originale, di grande valore che ha inventato uno stile italiano e anche napoletano. Per lui succederà quello che è successo con Gaber e De André: le sue opere migliori verranno studiate e apprezzate, si capisce che è nuova letteratura e poesia": così lo ricorda Renzo Arbore, che definisce Dalla "suo compagno di clarinetto". "Lo conoscevo fin dagli esordi, io facevo il dj e l'ho incoraggiato", racconta.

"Adesso - aggiunge - si fa una specie di inevitabile sunto della sua attività di artista: lui era innanzitutto un musicista di grande valore, istintivo e originale, sia al clarinetto che nelle sue composizioni. Aveva inventato un filone italiano come dimostrano alcune sue melodie e perfino napoletano con Caruso. E' una gravissima perdita per la musica italiana".

"Gli ero vicino anche dal punto di vista umano perché avevamo tanti amici pugliesi in comune, l'ho visto l'ultima volta a Manfredonia tre-quattro mesi fa - racconta Arbore - e poi l'ho visto a Sanremo dirigere con sapienza e con stile personale l'orchestra". "Succederà quello che è accaduto ad altri grandi come Gaber e De André - ripete Renzo Arbore - le sue opere migliori verranno studiate e apprezzata perché è poesia e nuova letteratura".

PARLANO GLI AMICI
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(fonte: Ansa)

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