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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Scomparsa Lucio Dalla: il ricordo di Ligabue

"Una musicalità che gli usciva da ogni poro. Bastava che posasse le mani su un pianoforte o soffiasse su un sax o un clarinetto e ne usciva subito MUSICA"

"Ciao Lucio. Grazie", inizia così la lettera che Ligabue ha scritto su Facebook per ricordare Lucio Dalla, "una delle persone più libere fra quelle che hanno fatto canzoni nella nostra storia". "Era libero di seguire tutti i doni che gli sono stati fatti. Prima di tutto quello di una musicalità che gli usciva da ogni poro. Bastava che posasse le mani su un pianoforte o soffiasse su un sax o un clarinetto e ne usciva subito MUSICA. "

"Poi la sua voce che, naturalmente... era così piena di MUSICA che tante volte era costretto a inventare linguaggi e suoni perché la lingua italiana non gli bastava. E finalmente le parole - aggiunge Ligabue -, quando ha cominciato a scriverle - da 'Come e' profondo il maré in poi - sono sempre state piene di malinconia, meraviglia, ironia, gioco, stupore. E tutto è sempre stato all'insegna di un'enorme, instancabile vitalità".

"Durante l'anno più difficile della mia vita - quando mi sono ritrovato a fare l'artigliere da montagna a Belluno - le poche volte che mi hanno dato una licenza sul mangianastri della mia vecchia Opel girava sempre 'Dalla', l'album con 'Balla Balla Ballerino', 'Il parco della luna', 'La sera dei miracoli', 'Meri Luis', 'Cara' e altre meraviglie. In uno stato emotivo come quello era incredibile l'effetto che mi facessero quelle canzoni".

"Parecchi anni fa, mi arriva una chiamata sul telefono. Io rispondo ed era proprio lui - ricorda il rocker -. Non c'eravamo mai sentiti prima. Mi dice 'Guarda, scusa se ti disturbo, ma avevo bisogno di dirti una cosa velocissima. Ho sentito la tua nuova canzone per radio e vedrai che con quella vendi settecentomila copie'. Io non feci neanche in tempo a ringraziarlo per la sorpresa che lui aveva già messo giù. Dentro di me pensavo 'See, settecentomila copie ma quando mai''. La canzone, appena uscita, era 'Certe notti'. Fra le tante cose che ammiro in lui c'é la sua anomalia. Lo classificano fra i cantautori ma è un'etichetta che non lo inquadra bene. Lui era ed è Lucio Dalla".

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