Mamma non paga l’affitto: cacciata di casa con tre figlie piccole
Sfratto a Lonato: mamma e bimbe - la più grande ha 6 anni - sfrattata mercoledì mattina. Si accampano in municipio per trattare con il Comune: solo in serata la questione si risolve
Mamma con tre figlie ancora piccole, la più grande ha solo 6 anni, sfrattata di casa e costretta ad elemosinare un alloggio arrivando ad accamparsi nell'atrio del municipio. E' successo mercoledì a Lonato: una lunga giornata di trattative, a seguito dello sfratto mattutino, che ha visti impegnati anche gli attivisti del Collettivo Gardesano Autonomo e di Diritti per Tutti.
Fatiha e le sue bimbe, di 2, 3 e 6 anni, abitava al civico 63 di Via Lombardia: da tempo non riusciva a pagare l'affitto, essendo senza lavoro. Il marito è in Belgio, in cerca di fortuna. Mamma e figlie si sono accampate sulla scalinata del municipio, mentre era in corso la trattativa con il Comune.
La donna è stata accompagnata al comando della Polizia Locale, ma solo dopo alcune ore – scrivono gli attivisti di Diritti per Tutti – si sono presentate le assistenti sociali. Fatiha è rimasta al comando di Polizia fino alle 16, poi si è spostata nell'atrio del municipio.
“La giunta leghista ha addirittura minacciato di separare la madre dai figli – scrivono ancora gli attivisti – e ha cercato di farla desistere offrendole i biglietti per andare in Marocco o in Belgio, dove il marito è andato a cercare lavoro”. Il Comune sarebbe stato disposto a investire fino a 800 euro.
La questione si è risolta, anche se momentaneamente, quando il sole era ormai tramontato: “Alle 19.30, di fronte alla resistenza della donna e degli attivisti del Collettivo, l'amministrazione ha dovuto cedere e collocare madre e bambini in una struttura d'accoglienza”.