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Cronaca Lonato del Garda

Lonato: vive per 31 anni con un sondino di plastica nello stomaco

La storia (amara) di Mauro Bazzani, 58enne nato in Belgio ma ora residente a Lonato: operato nel 1979 per un ematoma, si è trovato a convivere con un sondino nello stomaco per oltre un trentennio

Una convivenza difficile, a tratti impossibile. Con un sondino di plastica di circa 15 centimetri, che gli è rimasto nella pancia per la bellezza di 31 anni. La storia incredibile di Mauro Bazzani, 58enne nato in Belgio ma da anni residente a Lonato, e raccontata dal GDB.

Era il 1979, Mauro abitava con la famiglia a Charleroi. Aveva 21 anni, giocava a calcio come centravanti nel Fontaine Leveque: un durissimo scontro di gioco, l’infortunio e la sostituzione. Poi in ospedale l’amara sorpresa: un brutto ematoma, bisogna operare. Proprio in quel momento il sondino sarebbe stato dimenticato, nel suo stomaco.

Passano 10 anni e cominciano i primi dolori. Sotto sforzo, dopo mangiato: dolori forti ma non insopportabili, la vita in fondo continua. Passano gli anni, quel male oscuro invece no. Fino all’esasperazione, il rischio di un collasso nel 2010 mentre stava guidando un pullman da turismo (questo è il suo mestiere) all’altezza di Puegnago sul Garda.

Ricoverato d’urgenza in ospedale, a Desenzano. Una radiografia svela l’arcano: un corpo estraneo in un corpo umano. Il sondino maledetto, con cui Mauro ha convissuto per decenni. Ora gliel’hanno tolto, lui ancora lo conserva, a casa. Utile per la causa legale intentata all’ospedale che ha compiuto il danno.

Una struttura alla periferia di Charleroi, ora inglobata in un altro istituto. Non sarà facile ottenere un risarcimento, la prescrizione pare ormai cosa certa. Ma dopo tanti anni di sofferenza sicuramente non saranno i cavilli giuridici a fermare Mauro, e la sua voglia di riscatto.

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