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Cronaca Lonato del Garda

La rabbia della mamma di Alex contro la discoteca: “Nessun rispetto per il mio dolore”

A tre mesi di distanza dall'improvvisa scomparsa del figlio Alex, stroncato da un infarto a soli 32 anni, parla la mamma Sabine: "Ha dato anima e corpo per loro, ma non era proprietà di quel locale". La procura di Brescia ha aperto un'inchiesta

Sabine ha avuto anche il coraggio di non arrendersi al dolore trasformandolo in energia per aiutare gli altri: non potendo vedere realizzati i sogni del figlio, ha deciso di dare corpo a quelli di tanti altri giovani. All'inizio di settembre è nata la Fondazione Alex Dolce che ha tra gli scopi quello di aiutare i ragazzi a trovare un'occupazione, organizzare corsi di formazione, assegnare borse di studio a carattere nazionale e internazionale e master all'estero.

“Dopo la morte di Alex ho conosciuto centinaia di ragazzi che gli volevano veramente bene - continua Sabine -, toccando con mano i loro problemi e loro difficoltà: aiutare gli altri mi è sembrata la via giusta per reagire al dolore e tornare a vivere. Alex era pieno di sogni: stava frequentando un corso d'inglese, perché avrebbe voluto partire per l'Australia. Non ha avuto il tempo di farlo, ma con il sostegno della fondazione altri potranno farlo al posto suo. Vedere lo stesso entusiasmo di Alex negli occhi di qualche altro ragazzo mi rende felice e mi aiuta ad andare avanti”.

Proprio nella Fondazione creata da Sabine ha finalmente trovato lavoro anche Michelle Delmiglio, la transessuale bresciana della quale vi abbiamo già raccontato la storia. Dopo centinaia di porte chiuse in faccia, è stata finalmente giudicata in base alle sue capacità e non alla sua sessualità.

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