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Cronaca

Le regioni che possono passare da zona rossa a zona arancione prima di Pasqua

Fondamentali saranno i dati del monitoraggio del prossimo 26 marzo. Il presidente Fontana non esclude il passaggio della Lombardia in zona arancione: "Non anticipo niente, ma vedo qualche leggero miglioramento"

C'è la possibilità che alcune delle regioni attualmente in zona rossa possano passare in arancione prima di Pasqua? E' presto per dirlo. Ricordiamo, intanto che dallo scorso lunedì sono entrate in zona rossa molte tra le più popolose regioni italiane: Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto, la Provincia autonoma di Trento, Campania e Molise. In zona arancione vi sono, invece, Basilicata, Abruzzo, Calabria, Liguria, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta e la Provincia di Bolzano. Solo la Sardegna resta in zona bianca. Analizziamo i possibili scenari.

Regioni da zona rossa a zona arancione prima di Pasqua 2021?

La data decisiva è il 26 marzo. Se quel giorno i dati del monitoraggio mostreranno un miglioramento in vari parametri alcune delle Regioni ora in zona rossa potranno passare nella fascia di rischio più bassa. Il passaggio dalla zona rossa a quella arancione permette a molti negozi e attività di riaprire e ci sono minori limitazioni agli spostamenti. Al momento c'è una stretta molto evidente in tutte le regioni rosse ma anche nelle regioni arancioni in alcune zone sono in vigore ordinanze comunali emesse per limitare ulteriormente lo spostamento dei cittadini e creare zone rosse dove ci sono focolai causati dalle varianti.

In base ai dati comunicati venerdì scorso, il Veneto aveva Rt a 1,28. Dovrebbe scendere al di sotto di 1,25 per tornare in arancione. Possono teoricamente sperarare nell'arancione anche Lazio e Lombardia. La Lombardia il 12 marzo aveva Rt 1.3 (forbice tra 1.28 e 1.32) . Il Lazio aveva Rt 1.31 (forbice tra 1.27 e 1.36). Devono trascorrere 14 giorni dall'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza che ha portato le regioni da fascia arancione a fascia rossa prima che possano essere adottate misure meno restrittive (e non basta il solo dato dell'Rt sotto a 1,25).

Lombardia, Fontana: "Non anticipo niente, ma vedo qualche leggero miglioramento"

"Non anticipo niente, posso solo dire che vedo qualche leggero miglioramento...". Così il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, nel corso della presentazione del libro del giornalista Giovanni Lamberti, risponde quando gli chiedono se si aspetta un ritorno della sua Regione all'arancione. "Giovedì sarò con il presidente Draghi a Bergamo e spero che in futuro si possa individuare una giornata per ricordare le tante persone vittime di questo virus. E' un qualcosa di dovuto a loro e a una comunità che ha tanto sofferto. Le immagini delle bare di Bergamo ce le porteremo per tutta la vita con noi..".

Regioni rosse e arancioni: il monitoraggio decisivo è quello del 26 marzo

Quindi non bisogna aspettarsi novità sostanziali dal monitoraggio del 19 marzo, dopodomani, mentre è il 26 marzo la data da cerchiare in rosso sul calendario. Quel giorno si saprà se il monitoraggio dell'Iss indicherà valori in miglioramento. Per allora il picco della terza ondata dovrebbe essere alle spalle secondo molti esperti (ma non tutti si sbilanciano). Quindi da fine marzo sarebbe sulla carta possibile il passaggio di alcune regioni - alcune di quelle passate in rosso lunedì marzo - lo spostamento in zona arancione, con la conseguente riapertura di alcune attività.

Il 29 marzo 2021, lunedì, in alcune regioni i negozi, i parrucchieri, i barbieri, i centri estetici potrebbero aprire per qualche giorno prima delle chiusure pasquali (sulle quali non ci sono dubbi al momento). Una piccola finestra di maggiori "libertà". Il 3, il 4 e il 5 aprile tutta Italia torna in rosso. Il 6 aprile 2021 scadrà il decreto e potrebbero essere allentate molte delle restrizioni vigenti. Le differenze tra zona rossa e arancione sono poche, è vero, ma esistono e sono sostanziali. La principale riguarda i negozi: in zona arancione scuro sono aperti, mentre in zona rossa sono chiusi, fatte salve le eccezioni del lockdown: farmacie e punti vendita di prima necessità.

In Italia, attualmente, l'incidenza su base nazionale è di 265 nuovi positivi ogni 100.000 abitanti in 7 giorni. Ai vertici della triste classifica vi sono Friuli VG (452 casi), Emilia Romagna (433), Marche (346) e Piemonte (344). Notizie preoccupanti arrivano dagli ospedali dove, in questi giorni, si registra un maggiore flusso in ingresso. Non appare probabile un alleggerimento delle restrizioni nelle attuali zone rosse prima di Pasqua. Ma in teoria potrebbe avvenire. L'ipotesi, infatti, non è stata del tutto accantonata dal presidente Fontana.

Fonte: Today.it

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