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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Brescia e Lombardia in zona gialla? Cosa potrebbe accadere nelle prossime ore

L'eventuale cambio di colore della Regione verrà stabilito dall'Iss nella giornata di venerdì

Milano e Lombardia in zona gialla? Ecco cosa potrebbe accadere nelle prossime ore

Dopo la scoperta dei problemi di calcolo della giunta Fontana, Brescia e la Lombardia sono da poco tornate in zona arancione. I negozi hanno sollevato le saracinesche, bar e ristoranti funzionano solo con il servizio d’asporto. Ma qualcosa potrebbe cambiare nei prossimi giorni se la Regione diventasse zona gialla (il condizionale è d’obbligo in questi casi). Un traguardo ambito dopo il “pasticcio zona rossa”.

Dati sbagliati alla rettifica (per Iss): cronistoria del disastro

La decisione, comunque, è attesa nelle prossime 48 ore e, se ci sarà una “promozione”, verrà comunicata nel pomeriggio di venerdì 29 gennaio con il monitoraggio dell’Iss (istituto superiore di sanità). Il rapporto sarà basato su dati della settimana dal 18 al 24 gennaio. Con un aggiornamento fino al 27 gennaio. Poi sabato 30 gennaio potrebbero arrivare le ordinanze del ministero della Salute, eventualmente in vigore già da 24 ore dopo, domenica 31 gennaio o lunedì 1 febbraio. Quello che accadrà dal weekend in avanti non lo sa nessuno.

“Non si sopravvive solo con asporto e delivery”

Ma se la decisione non è stata ancora presa ci sono le prime pressioni, raccolte dai nostri colleghi di Milanotoday. “Non si sopravvive di solo asporto o delivery”, ha dichiarato nelle scorse ore Confcommercio Lombardia. La zona gialla consentirebbe “ad oltre 45 mila imprese della ristorazione di riprendere la propria attività, seppure ancora con la difficoltà dell’orario ridotto”, ha precisato l’associazione. “Si tratta di un passaggio fondamentale perché impedire le attività di somministrazione a bar e ristoranti rappresenta un costo che le imprese non possono più sostenere”.

Zona gialla: cosa si può fare

Nelle regioni in zona gialla sono consentiti tutti gli spostamenti, anche al di fuori del proprio comune di residenza, purché non si superino i confini regionali. Non servirà l'autocertificazione.

Resta, invece, il coprifuoco notturno, con il divieto di uscire di casa tra le 22 e le 5 del mattino, se non per "comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute", che andranno "provati" con l'autodichiarazione.

In zona gialla riaprono anche i bar, i ristoranti e tutti gli altri locali con il servizio al tavolo possibile fino alle 18 (compresi negozi e i centri commerciali). L'asporto sarà attivo fino alle 22, mentre non ci sono limiti di orario per la consegna a domicilio.
 

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