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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Lombardia, salgono a 206 i contagi da Coronavirus: "Non cambiamo stile di vita"

L'ultimo aggiornamento dalla Regione. Sull'epidemia interviene anche il noto divulgatore Piero Angela:"Fidiamoci degli esperti senza cambiare vita"

Nella notte sono salite a 206 le persone contagiate dal Coronavirus in Lombardia e, complessivamente, sono stati eseguiti circa 1752 tamponi: questi gli ultimi dati del bollettino ufficiale reso noto dalla Regione. Solo 21 persone, delle 98 positive al virus ricoverate nelle strutture ospedaliere lombarde, sono in condizioni più critiche e quindi in terapia intensiva. Il 55% dei cittadini che hanno contratto il virus non ha sintomi gravi ed è quindi a casa, ovviamente in isolamento. 

Verso le 11 di martedì mattina è iniziato un vertice con il Presidente del Consiglio, il Capo dipartimento della Protezione Civile e i presidenti della regioni interessate dal contagio.

Nel corso del Consiglio Regionale, l'assessore al Welfare di regione Lombardia Giulio Gallera ha ribadito che il 90% dei casi positivi si sono registrati nella cosiddetta 'zona rossa'. In particolare il 60% delle persone infette risiede nel Lodigiano, il 20% nel Cremonese, e il restante 10 % nel Pavese. "I casi sporadici che si registrano nella altre provincie - ha spiegato Gallera - riguardano cittadini che hanno avuto contatti con il Lodigiano". 

Coronavirus, il punto sul contagio

Secondo l'ultimo conteggio di lunedì sera, i casi di contagio nel mondo sono 80.149, i morti 2.699 e i 27.747 guariti. L'incide di mortalità è quindi dello 3,3%. La più nota epidemia Sars, in due anni ha registrato 8096 casi e 774 morti, con un tasso di letalità del 9,6%. Quasi il triplo del Coronavirus, ma molto meno clamore (e panico) a livello mondiale.

Coronavirus, Piero Angela: "Fidiamoci degli esperti"

Mantiene il solito aplomb e invita alla calma e a fidarsi degli esperti Piero Angela, il decano dei divulgatori scientifici in Italia. Intervistato da Repubblica, il giornalista ha parlato della diffusione del coronavirus Covid-19 in Italia. "L'80% dei contagiati guarisce senza dover ricorrere a cure particolari. Soprattutto i più giovani. E poi abbiamo visto guarire anche persone colpite duramente, come il turista cinese ricoverato allo Spallazani. Ripeto: è una cosa seria ma, in attesa del vaccino, le cure ci sono e nella maggior parte dei casi funzionano", dice Angela, che non cambierà vita ma seguirà "le indicazioni delle autorità sanitarie: se mi dicono di indossare mascherina e guanti lo farò".

Quanto alle raccomandazioni degli esperti e alle misure di sicurezza decise in questi giorni per limitare il contagio, Angela chiarisce: "Non posso giudicare se sono misure eccessive o no, mi fido di quello che dicono gli esperti. Penso si debbano rispettare le raccomandazioni che arrivano dagli esperti. Poi forse un giorno, quando sarà finito, diremo col senno di poi: erano eccessive. Ma col senno di poi sono buoni tutti".

Ma come regolarsi tra la sovrabbondanza di opinioni che circolano? "Da giornalista ascolterei le fonti più autorevoli per poi fare una sintesi. Da privato cittadino mi regolo con prudenza. Può darsi abbia ragione lo scienziato che dice che questa è un’infezione appena più grave di un’influenza, ma se poi non è così? Possiamo anche dire che ci sia un eccesso di cautela, ma capisco anche coloro che hanno il compito di decidere della salute pubblica: se succede qualcosa sono loro a ricevere l’avviso di garanzia", dice Piero Angela.

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