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Cronaca Piazza della Loggia

Rubava le pensioni, e pure i risparmi dei defunti: dovrà risarcire 100.000 euro

La Corte dei Conti ha condannato l'ex dipendente dell'Ufficio Istituti Residenziali del Comune di Brescia a risarcire i 100mila euro di cui si era indebitamente appropriata

Prima condannata e poi licenziata: adesso dovrà anche restituire alla Loggia (e dunque ai cittadini) i soldi che a tutti gli effetti si è “fregata”. Lo strano caso delle pensioni scomparse, ma pure i risparmi dei defunti: questo (e altro) quanto avrebbe indebitamente sottratto una ex dipendente comunale del Comune di Brescia, all'epoca in servizio all'Ufficio Istituti Residenziali per Anziani e Disabili.

Correva l'anno 2009: da dicembre ad aprile (poco più di quattro mesi) sarebbe riuscita a incassare per sé quasi 100mila euro. Poco più di 96mila, ad essere precisi: quasi 52mila dalle pensioni che prelevava approfittando della delega a lei assegnata in qualità di funzionario comunale, poi quasi 30mila da libretti postali e bancari.

Anche in questo caso prelevava senza alcuna legittima autorizzazione: all'elenco si aggiungono perfino i risparmi degli anziani che erano ospitati in case di riposo e in case di cura e che poi nelle stesse sono deceduti (e ancora, si parla di poco meno di 11mila e 500 euro).

La dipendente infedele oggi ha 63 anni: la Corte dei Conti l'ha condannata a risarcire quando derubato. Non è la prima volta che finisce in tribunale: era stata denunciata quando si era venuto a sapere tutto, e condannata nel 2014 a due anni e sei mesi di reclusione per peculato e appropriazione indebita. Poi arrivò anche l'inevitabile (e meritato, stando alla sentenza) licenziamento.

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