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Cronaca Desenzano del Garda / Via Roma

Livello record del Benaco, l'ex sindaco di Garda: "Veneto e Lombardia intervengano"

Davide Bendinelli, sindaco di Garda dal 2001 al 2010 e consigliere regionale veneto, ha presentato un'interrogazione con cui chiede a Zaia di concordare con la Lombardia interventi immediati per far fronte all'emergenza

La Giunta intervenga per concordare con la Regione Lombardia e il Governo gli interventi atti a conseguire l'immediata riduzione dei livelli massimi del Lago di Garda.

Lo chiede, in un'interrogazione dello scorso venerdì 10 maggio, il consigliere veneto del PdL e sindaco di Garda dal 2001 al 2010, Davide Bendinelli. "Sulle sponde del Lago di Garda - scrive - è in corso un'emergenza che non può assolutamente passare sotto silenzio. A rischio non c'è soltanto l'economia turistica dell'area, ma anche un intero ecosistema che poggia su fragili equilibri. Si sono superati i livelli massimi di sicurezza idraulici come non succedeva da 50 anni a questa parte e la Regione è inerte. Cosa aspetta a intervenire?".

I toni dell'atto amministrativo rivolto con urgenza al governatore Luca Zaia e all'assessore competente Maurizio Conte sono preoccupati. "Dopo le abbondanti piogge primaverili e lo scioglimento della neve, - precisa bendinelli - sul lago di Garda si è superata di cinque centimentri la soglia massima prevista dai livelli di regolamentazione definiti a livello nazionale e che fissano come livello massimo 1,35 metri sullo zero idrometrico, un livello che non è mai stato raggiunto in questo periodo dell'anno da oltre 50 anni".

Per Bendinelli occorre entrare in un'ottica di prevenzione e togliere dalla testa delle realtà rivierasche una vera e propria "spada di Damocle". "Arrivati a questo punto, basta un normale moto ondoso perchè si allaghino numerose passeggiate lungolago, soprattutto nei comuni che presentano quote inferiori. Non ce lo possiamo permettere".

Il consigliere gardesano va oltre ricordando come le condizioni attuali limitino la stessa capacità depurativa dell'impianto di Peschiera, che raccoglie le acque reflue di tutto il bacino, compresa la sponda bresciana. Bendinelli si rivolge poi a vertici regionali sottolineando come la Regione Veneto sia sempre risultata assente agli incontri organizzati sul tema.

Nonostante questo, per il presidente della Quarta Commissione c'è ancora tempo per rimediare e cambiare rotta. Da qui l'interrogazione a risposta immediata a Zaia e Conte, ai quali viene chiesto di far intervenire direttamente il Governo nazionale perchè prenda in mano la questione e attivi i poteri sostitutivi per ridurre i livelli massimi che stanno affliggendo il Lago.

"Chiedo alla Regione di attivarsi a fianco della Lombardia per rivedere in sede governativa i livelli massimi fissati ancora nel 1965 quando l'economia turistica del Garda era agli albori. Occorre rivedere il sistema e renderlo più uniforme a quelle che sono le esigenze di chi il Garda lo vive ogni giorno", è la conclusione di Bendinelli.

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