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Cronaca Limone sul Garda

Si tuffa per salvare il figlio in difficoltà, poi muore annegato

Il corpo dell'uomo non è ancora stato ritrovato

È stata sua moglie a lanciare l'allarme, purtroppo non è servito a nulla. Un uomo di circa 50 anni, turista in vacanza sul Garda, è morto annegato dopo avere salvato il proprio figlio che, in acqua, si trovava in difficoltà. Il corpo del turista non è ancora stato recuperato. 

I fatti. Attorno alle 15:30 di ieri, a circa 200 metri dalla costa di Limone del Garda una famiglia di turisti sostava a bordo di una barca presa a noleggio. Quando il ragazzo che stava facendo il bagno ha iniziato a manifestare difficoltà, il padre non ha esitato a buttarsi. Una volta messo in sicurezza il figlio però, probabilmente a causa di un malore l'uomo è stato inghiottito dal lago, e non è più riemerso. 

Ricevuta la richiesta di soccorso, la sala operativa della Guardia Costiera ha dirottato immediatamente in zona due imbarcazioni - una già in pattugliamento nelle acque dell'alto lago - e il gommone di "spiagge sicure" in attività nelle acque del Trentino. In zona è arrivato anche l’elicottero del 118 di Trento con a bordo i sommozzatori dei Vigili del fuoco. 

Arrivati nelle acque antistanti Limone, i soccorritori della Guardia Costiera hanno raggiunto l’unità da diporto ed hanno avviato le ricerche di superficie. Vista la notevole profondità del lago - che supera in quel tratto i 150 metri - è stato richiesto ai Vigili del fuoco di Brescia l’impiego di sommozzatori con strumentazione di profondità e, tramite la Prefettura di Brescia, l’impiego dei Volontari del Garda, muniti di ROV e robot di profondità. Nel momento in cui si scrive il corpo non è ancora stato recuperato.

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