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Cronaca

Epidemia di polmonite: "Fanghi e metalli pesanti, il Chiese è un inferno in terra"

Sul caso dell'epidemia di polmonite causata da legionella interviene Alberto Zolezzi, medico pneumologo e attivista del M5S in Commissione Ambiente alla Camera

Sul caso dell'epidemia di polmonite in atto nella Bassa bresciana interviene con parole di fuoco Alberto Zolezzi, attivista del M5S in Commissione Ambiente alla Camera. Un vero esperto sul tema dell'inquinamento nel suo territorio (è originario di Curtatone) e in Lombardia, anche per i suoi studi passati e la sua professione: è infatti un medico pneumologo, da sempre interessato alle patologie ambientali correlate.

"Buona parte dei comuni di residenza dei malati siano bagnati dal fiume Chiese - scrive Zolezzi -. La Legionella prolifera in acque ricche di sedimenti e nutrienti, ferro, manganese e altri metalli pesanti, prolifera in condizioni di elevata temperatura, di altri agenti patogeni. Quello che avviene lungo il Chiese è un inferno in terra. Le 24 discariche di Montichiari si sommano a decine di migliaia di tonnellate di fanghi di depurazione, gessi di defecazione e digestati sparsi sui suoli di tutti quei comuni (Asola ha il record nazionale per km2)".

Polmonite: i comuni con almeno 5 persone infette

"I nitrati in acqua potabile - spiega ancora - sono sempre sul filo o poco oltre la già lassa normativa nazionale (50 mg/litro mentre negli USA siamo a 10 mg/litro) e in falda si arriva a 120 mg/litro, una palude. Non si può escludere che qualche importante spandimento abbia favorito la proliferazione di Legionella e unitamente a irrigazione o captazione idropotabile sia fra le concause dell’epidemia. L'andamento del fiume Chiese fa pensare a questo".

"Anche in questo caso -  aggiunge -, fino alla migliore comprensione del fenomeno, andrebbe sospeso lo spandimento nei comuni con casi di polmonite unitamente agli altri provvedimenti disposti dalle autorità sanitarie a cui auguro buon lavoro".

Polmonite: quali sono i sintomi, come bisogna comportarsi

In Parlamento il M5S sta cercando di ottimizzare la normativa sulla gestione dei fanghi di depurazione, l'obiettivo è quello di tutelare maggiormente l'ambiente: "E' impossibile pensare di poter continuare a importare in Lombardia oltre 600 mila tonnellate di fanghi di depurazione ogni anno", conclude Zolezzi.

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