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Cronaca

Epidemia di polmonite, svolta nelle indagini: presto i primi indagati

Indagini forse a una svolta: presto i primi nomi nel registro degli indagati per epidemia colposa. Ad oggi sono 43 i casi accertati di legionella

Il condizionale è d'obbligo, ma presto potrebbero esserci anche nomi e cognomi: i nomi degli indagati nell'inchiesta aperta dalla Procura da un paio di settimane (al momento contro ignoti) per epidemia colposa, coordinata dal pm Maria Cristina Bonomo. Il chiaro riferimento è alla diffusione della legionella, con 43 casi accertati (sulle oltre 400 polmoniti di settembre): il dato attuale è tutt'altro che incontrovertibile, ma il batterio della “malattia del legionario” potrebbe essere stato trasportato dal vento, e non dall'acqua (fiumi e acquedotti).

Indagini e accertamenti sono ancora in corso: si cerca di verificare eventuali correlazioni tra la presenza (ufficialmente riscontrata, come confermato da Ats e Regione) del batterio nelle torri di raffreddamento ed evaportazione di tre aziende della Bassa, la Cartiera di Montichiari, le Acciaierie di Calvisano, la Gkn Wheels di Carpenedolo.

Nessuna responsabilità accertata o anche solo presunta, al momento. Ma i nomi di rappresentanti o dirigenti delle aziende citate potrebbero prima o poi essere inseriti nel registro degli indagati. Come detto, non per una qualsivoglia responsabilità ma come atto dovuto, nel prosieguo dell'inchiesta. E sul tavolo della magistratura sarebbero già pronti i primi avvisi di garanzia, ovvero le notifiche di avvio delle indagini preliminari.

Sono stati comunque già avviate le ordinanze per la bonifica e la sanificazione delle torri “infette”: le aziende coinvolte hanno tre giorni di tempo per ripulire e liberare gli ambienti di evaporazione e raffreddamento dalle colonie di batteri.

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