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Cronaca Montichiari

Green Hill, Lav: «Ecco chi utilizza i cani per le sperimentazioni»

La Lav ha presentato una lista di chi utilizza i cani in Italia e per quali esperimenti. Le ragioni con cui si giustificano le sperimentazioni su cavie animali rappresentano un elenco "pressoché infinito", denuncia l'associazione

La Lav (Lega Anti Vivisezione) torna a denunciare l'utilizzo dei cani Beagle a fini di ricerca e rende noti i nomi delle aziende che, a suo dire, utilizzerebbero questi animali in Italia a fini sperimentali.

"Il beagle continua ad essere la razza di cani più utilizzata nella ricerca, scelta che non ha alcuna base scientifica, come affinità genetica, anatomica e fisiologia, ma è stata 'selezionata' vista la 'comodita'' del modello: taglia di facile stabulazione, lunghezza, tipo di pelo, resistenza cardiaca e capacità di vivere in gruppo, caratteristiche che rendono più semplice ed economico il mantenimento dell'animale", denuncia la Lega Anti Vivisezione, sottolineando che le applicazione su questa specie sono moltissime: dagli studi di tossicità per le sostanze industriali, alla tossicità per le sostanze d'abuso, come alcol e stupefacenti, fino al trapianto di organi e tessuti e ai test bellici.

Un elenco "pressoché infinito", evidenzia l'associazione, perché "si può investigare e utilizzare qualsiasi parte dell'organismo, cervello compreso, del cane come delle altre specie".

A tale proposito la Lav presenta una lista di chi utilizza i cani in Italia e per quali esperimenti. Ecco la lista, secondo la Lega Anti vivisezione, delle aziende coinvolte: Wyeth Lederle S.p.a; Sigma Tau; Research Toxicology Center S.p.a.; Recordati Industria Chimica e Farmaceutica S.p.a.; Università degli Studi di Milano; Università degli Studi di Bari; Ditta Abiogen Pharma S.p.a.; Istituto Ricerche P.Angeletti S.p.A.
 

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