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Cronaca Temù

Uccisa dalle sue stesse figlie, ora rubano anche i fiori in sua memoria

Lo sfregio alla tomba (informale) di Laura Ziliani

"Un miserabile: non trovo altre parole per definire l'autore del furto che ha compiuto questo ignobile gesto, indegno di una persona civile". Lo scrive Walter Belotti nella lettera in cui racconta dello sfregio all'informale "tomba" di Laura Ziliani, ovvero il luogo di Temù dove venne ritrovato - nell'agosto di un anno fa - il corpo martoriato dell'ex agente di Polizia Locale, che per gli inquirenti sarebbe stata uccisa dalle figlie Silvia e Paola Zani e da Mirto Milani. 

In quel luogo di triste ricordo da tempo erano stati poggiati due mazzi di stelle alpine: un piccolo omaggio, un segno di vicinanza. Ma che è durato poco, troppo poco: tempo un paio di giorni e qualcuno si è rubato entrambi i mazzi.

I fiori rubati sulla "tomba"

"Lunedì scorso avevo trovato un ciuffo di meravigliose stelle alpine - scrive Belotti - e ne avevo acquistato un altro mazzo da collocare sulla grossa pietra che, con alcuni amici, avevamo posizionato nel luogo dove era stato ritrovato il cadavere di Laura, amica e collega di lavoro". Ma quei fiori sono subito scomparsi: "Rabbia, amarezza, incredulità e tristezza: sono le sensazioni che ha provato nel vedere che i due mazzi di stelle alpine erano stati rubati", commenta ancora Belotti: "Purtroppo viviamo in un mondo dove non ci sono più valori".

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