Dopo un anno, arriva la confessione: "Siamo stati noi ad ucciderla"
La confessione tanto attesa per l'omicidio di Laura Ziliani
Non che gli inquirenti o la Procura, dal loro punto di vista, avessero dei dubbi: ma sul fronte giudiziario è comunque una svolta. Mirto Milani ha confessato: “Siamo stati noi a uccidere Laura Ziliani”, avrebbe ammesso al termine di un interrogatorio durato più di quattro ore, martedì pomeriggio nel carcere di Canton Mombello. E' la prima volta dal giorno dell'arresto – otto mesi fa, più di 240 giorni – in cui uno degli accusati avrebbe ammesso le proprie responsabilità: Milani avrebbe inoltre confermano la complicità di Paola e Silvia Zani, le giovani figlie di Laura Ziliani. Nel frattempo anche loro sono state sentite dalla pm Caty Bressanelli, titolare delle indagini.
L'omicidio di Laura Ziliani
I tre sono stati arrestati con l'accusa di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. Gli inquirenti sono arrivati a loro dopo mesi e mesi di indagini serrate: la vicenda di Laura Ziliani è tristemente nota. L'ex agente di Polizia Locale di Temù – dove aveva ancora diverse proprietà – da qualche tempo residente a Roncadelle risultava scomparsa dall'8 maggio del 2021: il corpo senza vita venne ritrovato tre mesi più più tardi, quando una piena del fiume Oglio lo ha dissepolto dall'argine dov'era stato sotterrato.
L'arresto di Milani e delle figlie
Secondo la ricostruzione dell'accusa, sulla base anche di rilievi medici, la donna (probabilmente già morta il giorno della sua scomparsa) sarebbe stata prima stordita con degli ansiolitici e poi soffocata in modo non violento, quando ormai non sarebbe più stata in grado di reagire. Dal ritrovamento del corpo, l'8 agosto, passeranno poche settimane prima che Mirto Milani, 27 anni, e Paola e Silvia Zani, 20 e 27 anni, siano arrestate dai carabinieri. Secondo quanto contenuto nell'ordinanza di custodia cautelare, il trio avrebbe agito con l'intento di impossessarsi dell'eredità di Laura Ziliani, che deteneva diverse proprietà immobiliari in Valcamonica.
Chi è Mirto Milani
Classe 1994 e originario di Lecco, Mirto Milani era musicista, tenore e sopranista: dal 2017 iscritto al conservatorio Giuseppe Verdi di Milano. Al tempo dell'arresto già risiedeva a Roncola San Bernardo, in provincia di Bergamo, ma per molti anni ha vissuto nel Lecchese, tra Calolziocorte e Olginate. Diplomato come geometra a Calolziocorte, si è laureato nel 2017 in Scienze psicologiche con una tesi su musica e dislessia. Era il fidanzato di Silvia Zani, la figlia di più grande di Laura Ziliani: insieme a lei e a Paola Zani è accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e occultamento di cadavere.