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Cronaca Temù

Le figlie e il fidanzato indagati per omicidio: "Il corpo è stato portato altrove"

Si continua a indagare sulla scomparsa di Laura Ziliani

“Il corpo di Laura Ziliani va cercato altrove. A distanza di due mesi possiamo dire che non è sul nostro territorio”: lo ha riferito al Giornale di Brescia il sindaco di Temù Giuseppe Pasina, nei giorni in cui in paese sono tornati a farsi vedere i carabinieri, impegnati anche con le unità cinofile per le indagini sulla scomparsa dell'ex agente di Polizia Locale che da qualche anno si era trasferita a Brescia, a Urago Mella, e lavorava per il Comune di Roncadelle.

La svolta nelle indagini

La svolta nelle indagini è arrivata un paio di settimane fa: dopo lunghe ricerche sul territorio, le evidenze raccolte dagli inquirenti hanno convinto la Procura ad iscrivere nel registro degli indagati le due figlie maggiori della donna e il fidanzato di una queste ultime. Sono tutti e tre indagati per omicidio volontario e occultamento di cadavere.

Scomparsa dall'8 maggio

Sarebbero state in particolare alcune incongruenze nei loro racconti a convincere gli investigatori ad approfondire la loro posizione. Oltre a questo, era stato recuperato lo smartphone della donna, come fosse stato nascosto in un anfratto in cantina, dunque difficilmente dimenticato. Anche le telecamere di videosorveglianza presenti in paese non avrebbero inquadrato la donna lungo i sentieri indicati dalle figlie. Laura Ziliani, 55 anni, è ufficialmente scomparsa dall'8 maggio scorso.

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