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Cronaca

Scomparsa da mesi, la svolta: trovato il computer nascosto in cantina

Per la scomparsa di Laura Ziliani due figlie e il fidanzato di una di loro sono indagati per omicidio volontario e occultamento di cadavere

Potrebbe essere un'altra svolta nelle indagini sulla scomparsa di Laura Ziliani, l'ex agente di Polizia Locale di cui non si hanno notizie ormai dall'8 maggio scorso: i carabinieri di Brescia hanno trovato e sequestrato il computer della 55enne, nascosto nella cantina della sua abitazione di Urago Mella in città, dove si era trasferita da qualche anno (dalla morte del marito, deceduto nel 2012 in un incidente in montagna). Lo scrive il Giornale di Brescia.

Le indagini per omicidio volontario

Gli inquirenti sperano così di trovare ulteriori elementi utili per ricostruire quanto successo nei giorni appena prima e appena dopo la scomparsa di Ziliani. La donna, ricordiamo, per molti anni è stata agente di Polizia Locale a Temù, dove ancora aveva una casa: da tempo però, come detto, si era trasferita in città e lavorava per il Comune di Roncadelle.

Sabato 8 maggio si sarebbe allontanata dalla casa di Temù, poi più nulla: dopo settimane di ricerche la Procura ha iscritto nel registro degli indagati due delle tre figlie di Ziliani (la più piccola e la più grande) oltre al fidanzato della maggiore. Per ora in stato di libertà, ma sarebbero comunque accusati di omicidio volontario e occultamento di cadavere.

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