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Cronaca

Schiavi nel laboratorio tessile: lavoravano 12 ore al giorno senza sosta

Arrestato il proprietario cinese di un laboratorio tessile a Castel Goffredo: sfruttava gli operai pagandoli meno della metà di quanto dovuto, anche in nero

Lavoravano fino a 12 ore al giorno, pagati meno di 4 euro l'ora: meno della metà di quanto previsto dal contratto nazionale. I carabinieri hanno smascherato un altro laboratorio tessile a Castel Goffredo, dove il titolare – poi arrestato – sfruttava i lavoratori che in molti casi erano pure senza contratto, quindi in “nero”. Dei 10 operai identificati dai militari, 5 erano senza contratto e di questi uno era anche irregolare sul territorio italiano.

Tutti di nazionalità cinese, così come il titolare dell'azienda: un giovane di circa 30 anni, arrestato in flagranza e già trasferito in carcere a Mantova con l'accusa di caporalato e sfruttamento di manodopera clandestina. Al blitz, andato in scena mercoledì mattina, erano presenti anche i militari del Nil, il Nucleo ispettorato del lavoro.

A seguito di accertamenti, l'attività è stata immediatamente sospesa: il titolare è stato anche sanzionato, per le varie irregolarità riscontrate, per oltre 21mila euro. Gli operai erano costretti a lavorare fino a 12 ore al giorno, con turni massacranti e forse senza sosta. Alla vista dei militari hanno cercato tutti di scappare, ma sono stati intercettati prima che potessero abbandonare la fabbrica.

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