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Cronaca

«Ho parlato col console. Nessuno garantisce che sarà curato»

Anna Bonomi, figlia del bresciano aggredito da otto banditi nella sua case in Kenya, è riuscita finalmente a mettersi in contatto con il console. Nessuno le ha fatto ancora sapere a chi spedire i 5.000 $ necessari per le cure

Sono riuscita a parlare con il Console di Mombasa, e mi ha detto che attende un'email dall'ospedale affinché gli comunichino come intendono procedere". Anna Bonomi, la figlia dell'uomo di 87 anni ricoverato a Mombasa dopo un'aggressione, ancora non è riuscita a trovare una soluzione per aiutare il padre. Dall'ospedale infatti hanno fatto sapere che se non saranno pagati 5000 dollari verranno interrotte le cure. L'assicurazione sanitaria sottoscritta dall'uomo potrebbe essere stata rubata insieme ai soldi e agli altri documenti durante l'aggressione. Per questo sono necessari i 5000 dollari anche se nessuno ha ancora fatto sapere alla figlia come spedirli.

"E non ho intenzione di inviarli fino a quando non so qualcosa di preciso - ha detto la donna -. Il Console di Mombasa mi ha detto che attende un'email dall'ospedale affinché gli comunichino come intendono procedere, ma nessuno mi ha garantito con certezza che mio padre sarà curato". Sembra però che nel frattempo la moglie di Felice Bonomi sia riuscita a mettersi in contatto con un parente, un ex ministro del Kenya, che potrebbe aiutare la famiglia". Intanto, ai nipoti - che domani dovrebbero riuscire a riavere i documenti a Mombasa per poi tornare in Italia - non è permesso di vedere lo zio.

(ANSA)

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