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Cronaca

Uccide la ex con 14 coltellate, poi la seppellisce alla bocciofila: niente ergastolo

Niente ergastolo per Kadrus Berisa

Niente ergastolo per Kadrus Berisa, accusato dell'omicidio di Viktoriia Vovkotrub: la Corte d'assise di Brescia l'ha condannato a 20 anni di reclusione, non riconoscendo le aggravanti tra cui la premeditazione. La pubblica accusa aveva invece chiesto l'ergastolo. La pena potrebbe essere ridiscussa in caso di un eventuale ricorso in appello.

L'omicidio

La vicenda è tristemente nota. Berisa, muratore di 60 anni ed ex fidanzato di Viktoriia, 42 anni, l'avrebbe uccisa tra le mura di casa sua, al quartiere Primo Maggio: i due quella sera stavano cenando insieme. L'avrebbe ammazzata colpendola con 14 coltellate, di cui 5 mortali: l'avrebbe poi avvolta in un tappeto, sepolta nel giardino della bocciofila abbandonata di Via Divisione Acqui, gettando infine il tappeto ancora sporco di sangue in una discarica.

Il processo

I carabinieri lo arresteranno solo poche ore più tardi. Subito trasferito in carcere, qui è rimasto per tutta la durata del processo. E vi rimarrà almeno per i prossimi 20 anni: terminata la sua pena, sarà espulso dall'Italia. I giudici hanno riconosciuto i reati di omicidio volontario e soppressione di cadavere, oltre ai precedenti di stalking, lesioni e maltrattamenti. Ma sul fronte dell'omicidio, come detto, non sono state riconosciute le aggravanti proposte della difesa. Gli sarebbero costate l'ergastolo.

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