"Je suis Charlie", il pugno chiuso del neonato contro i terroristi
Si diffondono in tutto il mondo i messaggi e le manifestazioni di solidarietà contro la strage del giornale satirico Charlie Hebdo. Sabato, in centro a Brescia, la Lega distribuirà le vignette incriminate "per rispondere a chi vuole soffocare la libertà di espressione in nome della Jihad".
Ma una dura condanna arriva anche dal presidente della Moschea bresciana, Hassan Fakharani: "Condanniamo senza se e senza ma ogni tipo di violenza: l'Islam non accetta l'omicidio, questi attacchi finiscono per danneggiare anche le tante persone per bene della nostra comunità".
Intanto, sul web, in pochi minuti è diventata virale la foto pubblicata su Instagram da una mamma francese: "Je suis Charlie", lo slogan ormai da tutti conosciuto, è stato scritto sulla fascetta del suo bimbo appena nato. Il pugno chiuso in segno di lotta, la lotta per la libertà contro il medioevo del fanatismo.