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Cronaca Isorella

Esplosione a Isorella: ancora da accertare le cause

L'ipotesi più accreditata dagli inquirenti resta una fuga di gas, un probabile guasto all'impianto di collegamento tra l' appartamento dei due coniugi e il metano, ma sia i carabinieri della Compagnia di Desenzano, intervenuti sul posto, che i Vigili del Fuoco, coordinati dalla Procura, sono al lavoro per ricostruire quanto accaduto

Resta ancora da accertare la causa all'origine dell'esplosione che intorno alle 4.20 di ieri mattina ha distrutto una palazzina di due piani a Isorella, in provincia di Brescia. Nella deflagrazione sono rimaste uccise due persone: Gianni Medini, 64 anni, e la moglie Anna Pedrini di 58, entrambi pensionati. L'ipotesi più accreditata dagli inquirenti resta una fuga di gas, un probabile guasto all'impianto di collegamento tra l' appartamento dei due coniugi e il metano, ma sia i carabinieri della Compagnia di Desenzano, intervenuti sul posto, che i Vigili del Fuoco, coordinati dalla Procura, sono al lavoro per ricostruire quanto accaduto. Perché se il gas fosse uscito dai tubi, eventualmente lesionati o deteriorati, non è comunque da escludere che possa aver saturato l'ambiente a causa di un fornello inavvertitamente dimenticato acceso, visto che stando ai primi rilievi il piano cottura sembra non fosse dotato della valvola di sicurezza.

Per ora la palazzina resta sotto sequestro, mentre altre tre unità abitative sono state evacuate a scopo precauzionale, e la strada è ancora interrotta. Ripristinata la corrente in tutta la via, ma le transenne restano, a delimitare l'area sequestrata, con tanto di rete protettiva. Parte delle macerie é stata rimossa e la strada è libera, anche se inagibile. "Spetterà ora alla magistratura - hanno spiegato i carabinieri - incaricare i Vigili del Fuoco di condurre tutte le perizie necessarie a stabilire la dinamica dei fatti. Tenendo conto del punto in cui è stata ritrovata la donna, cioé al piano di sotto, è presumibilmente verosimile l'ipotesi per cui si sia alzata molto presto. Sarebbe scesa al piano inferiore e potrebbe aver acceso la luce, innescando così la scintilla che ha provocato la deflagrazione". Non si sarebbe accorta quindi che la casa era satura di gas. Ma questa resta comunque un' ipotesi, da confutare attraverso le analisi dei periti. Intanto il giorno dopo la tragedia che ha svegliato un Comune della Bassa che conta circa 4mila abitanti, in paese si respira aria di dolore e di sconforto.

Durante la messa domenicale delle 10 è stato il parroco, don Santino Baresi, a comunicare che, se tutto dovesse procedere secondo il programma, domani l'autorità giudiziaria dovrebbe concedere il nullaosta per la sepoltura. Per martedì sera, alle 20.30 è fissata la veglia funebre per Anna Pedrini e Gianni Medini nella chiesa di San Rocco (a pochi passi dalla loro casa distrutta) mentre mercoledì mattina, alle 9.30, dovrebbero essere celebrati i funerali nella parrocchia di Santa Maria Assunta. L'assessore ai servizi sociali, Massimiliano Amazzoni, non esclude che per quel giorno possa essere proclamato il lutto cittadino.

SONO MARITO E MOGLIE LE VITTIME DELL'ESPLOSIONE
E' STATO UN TOPO LA CUASA DELL'ESPLOSIONE A ISORELLA

(fonte ANSA)

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