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Cronaca Iseo / Via delle Polle

Il tragico destino di Nadia, uccisa a coltellate da un suo paziente

Nadia Pulvirenti è stata uccisa da 10 coltellate sferrate da Abderrhaim El Mouckhtari, 54enne marocchino ospite della struttura di Iseo dove la 25enne lavorava da due anni. La giovane donna viveva a Castegnato con il fidanzato ed aveva collaborato con molte realtà di volontariato del Bresciano. Aiutare le persone in difficoltà per lei era una missione, più che una mansione

Di origini siciliane, Nadia abitava con il fidanzato a Castegnato, paese in cui era cresciuta. Nel comune alle porte della città vivevano anche i suoi genitori, entrambi impiegati in ufficio postale della città. Oltre alla mamma e al papà Salvino, lascia il fratello maggiore Andrea e l'adorata nipotina di pochi mesi.

Per Nadia prendersi cura delle persone più deboli e fragili era da sempre una missione, più che una mansione. Attivissima nel mondo del volontariato bresciano, per alcuni anni ha collaborato anche con la sezione bresciana dell'Aism (associazione italiana sclerosi multipla).

Una ragazza solare, dotata di una grande sensibilità verso gli altri e di una straordinaria dolcezza, molto amata dai suoi pazienti. Così la 25enne viene ricordata a Castegnato e da chi l'ha conosciuta in ambito professionale. Nelle prossime ore sul corpo della giovane verrà effettuata l'autopsia, poi la salma verrà restituita ai famigliari per le esequie. 

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