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Cronaca Offlaga

IOR: Monsignor Ricca nominato prelato da papa Francesco

Sarà il trait d'union tra i cardinali e il Cda

La prima decisione che papa Francesco prende per lo Ior è la nomina del prelato, ufficialmente l'anello di collegamento tra il consiglio dei cardinali e il board dei laici, una casella che risultava vacante da più di tre anni. E in quella carica Bergoglio ha messo ieri un monsignore a lui molto vicino, Battista Ricca, con un passato nel servizio diplomatico della Santa Sede ma che attualmente dirige tra le altre la residenza Santa Marta, la struttura dove il Papa alloggia "snobbando" l'appartamento a Palazzo apostolico.

Si tratta di una nomina fatta, secondo statuto, dalla Commissione cardinalizia di vigilanza presieduta dal cardinale Tarcisio Bertone, ma eloquentemente "con l'approvazione del Santo Padre", ha fatto sapere ieri il portavoce vaticano padre Federico Lombardi. In più è anche una nomina "ad interim", decisa per ora, anche con un'accelerazione rispetto alle ultime aspettative, "nel contesto di riflessione sulla Curia, e in attesa delle decisioni che saranno definitive". Anche in attesa, quindi, di un possibile riassetto più a vasto raggio.

Quello che è certo è che nella carica su cui fino al gennaio 2010 sedeva il "sodaniano" mons. Piero Pioppo, poi diventato nunzio in Camerun e Guinea Equatoriale, papa Francesco ha messo un uomo di sua personale fiducia: la mossa, quindi, appare dettata dalla volontà di mettere dentro lo Ior un "occhio" per avere una visione diretta di quanto accade.

Le mansioni che lo statuto della "banca" vaticana affida al prelato sono quelle di segretario degli incontri della Commissione cardinalizia di vigilanza e di assistere alle sedute del Consiglio laica di Sovrintendenza, presieduto dal tedesco Ernst von Freyberg. Mons. Ricca, 57 anni, nato a Offlaga ha svolto il suo servizio diplomatico come segretario nelle Nunziature di mezzo mondo, a Brazzaville, Algeri, Bogotà, Berna, Montevideo, Trinidad-Tobago e Antille.

Dal servizio diplomatico è uscito però con qualche ruggine, pur restando tuttora in carica alla Seconda sezione della Segreteria di Stato. Ora è direttore, con il suo piglio a volte anche ruvido, oltre che della Domus Sanctae Marthae, delle varie strutture vaticane di ospitalità, la Domus Internationalis Paulus VI, la Domus Romana Sacerdotalis, e la Casa San Benedetto, quella dove alloggiano i nunzi di passaggio a Roma. A Santa Marta, comunque, tutti i giorni pranza insieme al Papa, con cui ha consolidato un rapporto molto assiduo.

"Con la nomina di Ernst von Freyberg come presidente e di mons. Battista Ricca come prelato, la Commissione cardinalizia ha occupato le due importanti posizioni previste dagli statuti dello Ior, che erano rimaste vacanti per diverso tempo", ha sottolineato padre Lombardi, presentando la nuova nomina anche come una "blindatura" dello stesso Von Freyberg.

E se c'é chi leggerà l'arrivo di mons. Ricca come un "commissariamento" dello Ior, esso è senz'altro un segnale di "attenzione" del Papa per le vicende della "banca" vaticana, sempre molto discussa, dopo tante ipotesi e tante illazioni sulla possibilità che l'Istituto per le Opere di religione possa essere profondamente riformato. O secondo qualcuno addirittura chiuso.

Il fatto che finalmente venga riempita la casella del prelato (gli ispettori di Moneyval un anno fa avevano registrato che una nomina era stata decisa ma poi mai resa ufficiale) va inoltre letto come un segnale di Bergoglio per ribadire che lo Ior è una struttura finanziaria al servizio dei religiosi, quindi delle congregazioni e delle diocesi, e non con altri fini. Che nel passato, come si sa, sono stati anche fini oscuri.

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