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Cronaca

Indagine shock: lo smog aumenta il rischio di sviluppare demenza

Non solo problemi respiratori e cardiocircolatori: lo smog respirato da chi vive vicino a un’arteria stradale aumenterebbe il rischio di sviluppare problemi neurologici.

Lo smog legato al traffico è fra le cause di parecchi problemi di salute, a partire ovviamente da quelli respiratori. Secondo un’indagine canadese la vicinanza ad arterie trafficate aumenterebbe anche, e non di poco, i rischi di sviluppare problemi neurologici. 

I blocchi del traffico in città sono stati revocati a inizio anno dopo il “mese nero” di dicembre, con oltre 20 giorni di superamento dei limiti di legge. La tregua ovviamente è provvisoria, nel frattempo un’inchiesta pubblicata sulla prestigiosa rivista medica Lancet, e diffusa in Italia da Giovanni D’Agata, presidente dello Sportello dei Diritti, getta ulteriori elementi di preoccupazione: oltre che accorciare la durata della vita e contribuire alla diffusione delle malattie cardiache, dei problemi respiratori e del cancro, lo smog aumenterebbe il rischio di sviluppare demenza.
 
I ricercatori del Public Health Ontario hanno analizzato i dati di oltre 6,5 milioni di residenti tra i 20 e gli 85 anni, riscontrando oltre 243.000 casi di malattie neurologiche tra il 2001 e il 2012. La vicinanza alle strade è stata stabilita attraverso il codice di avviamento postale. Il rischio è più alto del 4% per chi vive tra 50 e 100 metri dalle strade trafficate e del 2% tra 100 e 200. In pratica, spiega Ray Copes, uno degli autori della ricerca, “gli inquinanti entrano nel flusso sanguigno e provocano infiammazione che sono legati a problemi cardiovascolari e a diabete. Lo studio suggerisce che possono entrare anche nel cervello e causare problemi neurologici". La ricerca non ha invece rilevato relazioni con il Parkinson e la sclerosi multipla.

Proprio nei giorni scorsi, tra l’altro, la nostra città è finita in una non lusinghiera classifica, quella delle peggiori città d'Europa sul fronte dell'inquinamento ambientale. Secondo un report dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, la Leonessa è posizionata al 48esimo posto tra le città con più alta concentrazione di PM2,5 per metro cubo d’aria. In classifica ci sono ben 33 località polacche, 9 bulgare, 5 ceche e solo tre italiane: Soresina, Settimo Torinese e Brescia.

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