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Incidenti stradali Gardone Val Trompia / SPBS345

Senza patente su un'auto rubata: fugge e provoca un maxi-incidente

Follia sulla provinciale

Al volante di un’auto rubata, senza peraltro avere la patente, ha seminato il panico lungo la provinciale 345 e pure provocato una carambola in cui sono rimasti coinvolti 5 veicoli. Una folle evasione che avrebbe potuto avere conseguenze drammatiche: per fortuna, nessuna delle persone coinvolte nello schianto, avvenuto nella mattinata di ieri (lunedì 15 maggio) a Gardone Val Trompia, ha riportato gravi ferite.

L'inseguimento e lo schianto al semaforo

Tutto è cominciato verso le 11, quando una pattuglia della Locale ha intercettato una Clio, già sfuggita ai controlli in precedenza e risultata essere rubata, lungo la provinciale a Villa Carcina. Gli agenti hanno seguito l’utilitaria, senza farsi notare, attendendo il momento giusto per bloccarla. La paletta si è alzata all’altezza di un distributore di carburante di Sarezzo: la Clio ha rallentato ed è stata affiancata dall’auto della Locale. Ma a quel punto l’uomo al volante, poi risultato essere un pregiudicato, avrebbe pigiato sull’acceleratore rischiando anche di travolgere un poliziotto che era sceso dal veicolo di servizio.

È scattato l’inseguimento, durato pochi chilometri: per seminare la Locale, il conducente della Clio è passato con il rosso ad un semaforo provocando un incidente. Fermato non senza fatica, si sarebbe opposto al controllo di routine: è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e denunciato per ricettazione. Non solo: è emerso che non avrebbe potuto essere al volante di una macchina, dato che la patente gli era stata revocata. Sul posto, per dare man forte ai due equipaggi della Locale, sono arrivati anche i carabinieri di Gardone Val Trompia.

In manette davanti al bar

Il passeggero avrebbe invece approfittato dei concitati momenti successivi alla carambola per scappare, questa volta a piedi. Gli è andata male: è stato raggiunto da un altro agente della Locale e poi bloccato, fuori da un bar, con la collaborazione di un passante. Anche lui è finito in manette per resistenza a pubblico ufficiale.

Per entrambi - italiani, classe '74 e '83 - il giudice ha disposto gli arresti domiciliari in attesa della prossima udienza, fissata nel mese di giugno.

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