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Sabato, 20 Aprile 2024
Incidenti stradali Agnosine

Schiacciato dalla sua auto sotto gli occhi della fidanzata: muore a 21 anni

Una tragedia assurda: è morto schiacciato dalla sua stessa auto il 21enne Riccardo Taroli di Prevalle. Il terribile incidente lunedì pomeriggio a Binzago di Agnosine

Una tragedia assurda, sotto gli occhi attoniti della fidanzata ancora minorenne: sono bastati pochi attimi a Roberto Taroli per essere travolto, schiacciato e ucciso sul colpo dalla sua Volkswagen Golf che era rimasta impantanata nel fango, nelle campagne di Binzago di Agnosine. Insieme a Serena, la fidanzata 17enne, stava raggiungendo la casetta di legno, in località Cornal, costruita dal nonno della ragazza, dove quest'ultima stava passando qualche giorno di relax – appena finita la scuola – in compagnia delle amiche.

Impantanati nel fango a due passi dalla casetta

I due avevano già percorso quella strada, solo poche ore prima: erano andati a fare la spesa. E poi ancora nei giorni addietro, quando insieme si erano messi a tinteggiare la casetta. Qualcosa è andato storto in un maledetto pomeriggio di giugno: sono circa le 16.30 quando la Golf di Taroli, 21 anni, resta impantanata nel terreno colmo di fango dopo le piogge di questi giorni.

Lui rimane a bordo, e chiede alla ragazza di scendere e cominciare a spingere. L'auto non va avanti, ma comincia a slittare. In quella strana carambola finisce incastrata tra due alberi. Il giovane prova a scendere per cercare di risolvere la situazione. Ma l'auto continua a slittare per diversi metri, e lo travolge di peso senza lasciargli scampo.

La fidanzata sotto shock trova la forza di chiamare aiuto

E' la sua fidanzata, anche se sconvolta dall'accaduto, a trovare la forza e il coraggio di chiamare aiuto. In pochi minuti sul posto si precipita un'ambulanza dei volontari di Odolo, mentre in cielo viene fatto levare l'elicottero, decollato la Brescia. Niente da fare: Riccardo è morto sul colpo, e i medici non possono fare altro che constatarne il decesso. La giovane si sente male, inevitabile: verrà ricoverata in ospedale a Gavardo per lo shock.

I rilievi sono stati affidati ai carabinieri di Sabbio Chiese, la salma riposa in obitorio a disposizione dell'autorità giudiziaria. Come detto aveva solo 21 anni, e tutta la vita davanti: abitava a Prevalle con la sua famiglia. Molto conosciuto in paese, e non solo, da un paio d'anni lavorava alla Ivars, storica azienda del paese. Si era diplomato all'Itis Benedetto Castelli di Brescia, poi aveva subito cominciato a lavorare anche grazie ai suoi ottimi voti. 

Il triste album dei ricordi, la dedica della sua squadra

Su Facebook e su Instagram scorrono rapidi i ricordi: la musica, le serate con gli amici, una serie infinita di sorrisi, ora congelati nell'eternità di quelle fotografie. Grande appassionato di calcio, come tutti alla sua età, era uno sfegatato tifoso del Milan: si dilettava anche sui campi della provincia, indossando la maglia del Manerba Calcio, di Terza Categoria.

“Vola in cielo piccolo angelo – scrive la società in una breve nota – Il tuo sorriso e la tua voglia di fare ti hanno sempre contraddistinto. Te ne sei andato troppo presto. Quanto è infame la vita. Noi non ti dimenticheremo mai. In questi tre anni hai sempre lottato per la nostra maglia, e adesso continuerai a farlo da lassù. Ciao Robi”.

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