Sbanda sullo scooter, crolla a terra e muore: la tragedia di Roberto
Prima l'improvvisa sbandata, poi la tragedia
Giovedì 17 giugno è morto Roberto Baselli, 67 anni, a causa di un incidente dovuto da un malore improvviso. Il noto sindacalista, attivo in diverse provincie della Lombardia tra cui Brescia, era conosciuto per la sua grinta e il suo spirito positivo.
Roberto Baselli si sentito male a bordo del suo scooter in via Roma a Bonate Sopra: erano circa le 8:30 quando era in sella al suo Suzuki in direzione Capriate per andare alla sede della Spi-Cgil. Improvvisamente ha perso il controllo del mezzo e ha iniziato a sbandare, cadendo rovinosamente a terra vicino alla cinta di un muretto. A lanciare l’allarme il conducente di un autocarro e uno di un’automobile che hanno assistito alla scena. Sul posto sono subito giunti i soccorsi: un’automedica e un’ambulanza della Croce Rossa di Bergamo Ovest di Bornate Sotto. Presenti sul luogo anche i carabinieri di Norm, nucleo radiomobile di Bergamo e la Polizia Locale di Bornate per i dovuti rilievi del caso. Nonostante i tentativi di rianimarlo purtroppo per l’uomo non c’è stato nulla da fare.
Lascia moglie e figli, il cordoglio del sindacato
Lascia nel dolore la moglie Patrizia e i figli Chiara e Yuri. Tutto il mondo sindacale ne piange la scomparsa: Roberto era originario di Crema e residente a Mapello. Per molti anni aveva svolto l’attività di sindacalista nella Cgil, ricoprendo anche il ruolo di dirigente della Filcams e di direttore del centro di formazione della Cgil a Pian dei Resinelli in provincia di Lecco. Baselli era andato in pensione qualche anno fa ma aveva continuato a operare nel sindacato Spi-Cgil (pensionati) come responsabile della lega di Capriate San Gervasi.
Tanti i messaggi di cordoglio apparsi sui social, così scrive la Cgil di Bergamo: “Un amico, un compagno su cui potevi sempre contare che aveva dentro di sè i valori del sindacato e credeva nei principi di Spi. Ci mancherà il tuo spirito positivo, la tua grinta sorridente. Ci mancherai tu. Ciao Roby”.