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Incidenti stradali Pontoglio

Schianto mortale in riviera: la tragedia dopo una serata in un locale

La giovane alla guida è in arresto, piantonata in ospedale

Trascorsa la serata in un locale, sono salite sulla loro Mercedes per fare ritorno al Grand Hotel di Cervia dove alloggiavano, quando l'auto ha invaso l'opposta corsia di marcia. Il week-end estivo di divertimento in riviera per due giovanissime bresciane, di Pontoglio, si è trasformato in tragedia. Una, la conducente, è piantonata in ospedale, in arresto con le pesantissime accuse di omicidio plurimo stradale e lesioni stradali aggravate dalla guida in stato di ebbrezza (il livello di alcol nel sangue sarebbe pari a due volte il limite consentito). L'altra, l'amica del cuore, è ricoverata nello stesso ospedale, il Bufalini di Cesena, in prognosi riservata, ma fortunatamente non sarebbe in pericolo di vita. 

Pochi i dubbi circa la dinamica dell'incidente, verificatosi attorno all'una della notte tra venerdì e sabato a Pinarella di Cervia, in provincia di Ravenna. La Mercedes A180 delle due bresciane avrebbe invaso la corsia opposta scontrandosi frontalmente con una Fiat Panda, sulla quale viaggiavano tre donne, e uno scooter, guidato da un uomo. Praticamente sul colpo sono morte due delle tre donne sulla Panda, ribaltatasi: Morena Amici, 52enne di Lido Adriano, e Mariangela Baldi, 62enne di Gambettola. Deceduto sul colpo anche l'uomo sullo scooter, Luca Rosaldi, 40 anni, di Forlì. Sul posto i soccorritori del 118 sono giunti con due auto mediche e tre ambulanze. Intervenuti anche i Vigili del Fuoco, che hanno coadiuvato i sanitari nell'estrarre i feriti e le vittime dalle lamiere contorte delle auto. 

Le due ragazze vengono descritte come "inseparabili". Spesso trascorrono il fine settimana in riviera, tra Milano Marittima, Cervia e Riccione. Il quotidiano Bresciaoggi riporta la frase che le due si sono fatte tatuare sulla pelle: «Dividiamoci il coraggio che di forza avrai la mia». Di coraggio e forza ne avranno sicuramente bisogno, per far fronte alla tragedia che hanno vissuto, per affrontare il dolore che involontariamente hanno causato. 

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