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Incidenti stradali

Travolta sotto gli occhi della mamma: Oriana è morta in ospedale

Aveva solo 14 anni, stava andando al ballo della scuola

A nulla è servito il disperato ricovero nella Pediatria del Civile di Brescia: la 14enne Oriana Fregoni è morta mercoledì in ospedale. La sera prima era stata investita all'ingresso del liceo Gandini di Lodi, frequentava la classe prima: stava raggiungendo gli amici per festeggiare la fine delle lezioni con il ballo della scuola. Travolta da una Ford Kuga guidata da un anziano residente in città, sotto gli occhi della madre, che l'aveva appena accompagnata, e degli altri genitori.

Sbalzata con violenza sull'asfalto, non si è più ripresa. E' stata rianimata a lungo, intubata e caricata sull'ambulanza che era ancora incosciente: è stata trasferita fino all'eliambulanza, decollata da Milano e atterrata poco lontano. Poi il volo verso Brescia, il ricovero d'urgenza, la speranza che si spegne con il passare delle ore. Mercoledì mattina, infine, la triste notizia.

Il dolore dei genitori e della sorella

Lascia nel dolore mamma Claudia e papà Attilio, e la sorellina Zoe: la donna, sotto shock, è stata soccorsa dai sanitari, poi insieme al marito ha raggiunto il Civile. Con lui ha atteso per tutta la notte una buona notizia, purtroppo mai arrivata. Oriana Fregoni abitava a Rivolta d'Adda, piccolo Comune del Cremonese ai confini con le province di Bergamo, Lodi e Milano. I genitori hanno autorizzato l'espianto degli organi: l'ultimo dono di una vita spezzata troppo presto.

Il commovente ricordo del liceo Gandini

Commovente il ricordo dal liceo Gandini. “Oriana ci ha lasciati l'ultimo giorno di scuola – si legge in una nota – Da oggi i suoi organi doneranno nuova vita ad altre persone. La nostra ragione non comprende e le nostre parole non riescono ad esprimere l'immenso dolore che proviamo. Eppure, da qualche parte, avvertiamo la dolcezza della sua presenza, il bene che resta, l'amore che continua anche se non la possiamo più materialmente abbracciare. Forse Oriana è giunta a un'altra festa, rispondendo a un altro invito, nel grande mistero della vita e della morte che ci abbraccia, anche se non lo vediamo. Da tutti noi ti arrivi, Oriana, il lungo applauso che ti abbiamo dedicato la sera in cui ti aspettavamo nell'aula magna del Gandini”.

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