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Incidenti stradali Vestone

Amici per la pelle, morti in una tragica sera: tre famiglie distrutte dal dolore

Le comunità di Nozza e Preseglie si uniscono al dolore delle famiglie per la scomparsa dei cugini Natiq e Imad El Harram

La tragica strada del dolore stavolta si snoda in poche centinaia di metri di distanza: da Nozza di Vestone, dove abitavano i cugini Salah e Imad Natiq, a Preseglie, dove invece risiedeva Imad El Harram. Sono tre delle cinque vittime del terribile incidente di sabato sera a Rezzato, sulla Ss45bis. Erano tutti di origini marocchine, ma due di loro nati a Gavardo e il terzo arrivato in Italia ancora giovanissimo: più che italiani, erano ormai bresciani, e chi li conosceva ricorda di come ormai parlassero fluentemente il dialetto.

Le salme riposano della Domus Aurora di Gavardo, dove è possibile far visita nel rispetto delle norme anti-Covid. I funerali, come da indicazioni dei genitori e dei familiari, saranno invece celebrati in Marocco, con rito musulmano. 

Salah Natiq

I cugini Natiq, come detto, abitavano a Nozza. Il più grande, Salah, aveva solo 22 anni: dalle indagini (in corso) della Polstrada sembra che fosse lui alla guida della Volkswagen Polo che si è schiantata contro un pullman. Nato in Marocco, aveva pochi anni quando ha raggiunto il padre che già lavorava in Valsabbia: avevano vissuto a Barghe ma da un po' di tempo si erano trasferiti a Nozza. Oltre ai genitori, lascia nel dolore anche due sorelle e un fratello, tutti e tre più grandi di lui.

Imad Natiq

Imad Natiq era un classe 2002, ma non aveva ancora compiuto vent'anni. Nato a Gavardo e cresciuto in Valsabbia, aveva abitato con la famiglia a Pertica Alta prima di trasferirsi a Nozza, a poche centinaia di metri dalla casa del cugino. I due erano come dei fratelli, sempre insieme, riferiscono amici e conoscenti. Lo piangono, oltre ai genitori, anche due sorelle più giovani di lui.

Imad El Harram

Anche Imad El Harram era nato e cresciuto in Valsabbia, classe 2002 e vent'anni ancora da compiere. Solo nel 2021 era diventato cittadino italiano: una circostanza di cui andava orgoglioso. Insieme alla famiglia aveva vissuto prima a Capovalle, per poi trasferirsi a Preseglie per motivi di lavoro. Lascia nel dolore, oltre ai genitori, anche un fratello e una sorella.

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