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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Incidenti stradali Lonato del Garda

Cuoco travolto e ucciso da un'auto, arrestato ragazzo: "Condotta volontaria"

È accusato di omicidio volontario il 29enne che, lo scorso 26 luglio, aveva travolto e ucciso il 47enne di Lonato Walter Sandrini.

Prima aveva travolto la moto sulla quale viaggiava il 47enne lonatese Walter Sandrini - morto in ospedale a meno di 48 ore dal terribile incidente -  poi era fuggito a piedi, infine si era presento volontariamente in Questura (a Udine) per costituirsi. 

Ma la confessione resa del 29enne - nato a Trieste, residente a Desenzano del Garda ma di fatto domiciliato a Udine - non è servita ad evitargli il carcere. Per B.S. (queste le iniziali del giovane) la vigilia di Ferragosto si sono spalancate le porte della prigione: dovrà rispondere di omicidio volontario.

Ragazzo accusato di omicidio volontario  

Le indagini, coordinate dal pm Francesco Carlo Milanesi, hanno infatti portato alla luce una dinamica dei fatti diversa rispetto a quella riferita dal 29enne, che aveva dichiarato di essere scappato perché in preda al panico. All'origine del tragico schianto ci sarebbe infatti "una condotta cosciente e volontaria" e l'automobilista "avrebbe volontariamente cagionato la morte del motociclista". Così si legge nella nota diffusa dalla Polizia Stradale di Brescia, che ha svolto le indagini insieme ai colleghi del distaccamento di Desenzano.

Non solo: il 29enne - che ha alle spalle diversi precedenti penali - era al volante nonostante fosse senza patente: la licenza di guida gli era infatti stata revocata. Queste le ragioni che hanno portato il giudice per le indagini preliminari ad avvalorare la tesi dell'omicidio volontario con dolo, disponendo la misura delle custodia cautelare in carcere.

Il tragico destino di Walter 

L'incidente risale alla notte di sabato 26 luglio: Walter Sandrini era in sella al suo scooterone Tmax quando, all'altezza della Madonna della Scoperta di Lonato, era stato travolto da una Fiat Bravo. Sbalzato a terra, era stato trascinato sull'asfalto per diversi metri. Stava tornando a casa dopo una serata di lavoro: da qualche tempo faceva il cuoco al ristorante Da Arturo.

Il 47enne di Lonato era stato trasportato in condizioni gravissime al Civile di Brescia, ma i medici nulla avevano potuto: il suo cuore aveva smesso di battere a meno di 48 ore dal ricovero.

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