Addio Giulia, morta a soli 20 anni: scuola e lavoro, una vita per gli altri
Giulia Ruggeri è morta in ospedale, a causa dei traumi riportati mercoledì pomeriggio nell'incidente di Carpenedolo. Lascia mamma, papà e il fratello
In questi giorni è un'ecatombe, una strage infinita: è la quarta vittima da inizio settimana, in tutta la provincia e appena oltre confine, sono più di 80 dall'inizio dell'anno. Era giovane, giovanissima Giulia Ruggeri: aveva soltanto 20 anni. E' morta poche ore dopo il ricovero in ospedale, conseguenza dei traumi riportati mercoledì pomeriggio nello schianto di Carpenedolo. La salma ora riposa in Poliambulanza, a disposizione dell'autorità giudiziaria.
Abitava a Mezzane di Calvisano insieme ai genitori e al fratello: si era diplomata solo pochi mesi fa all'istituto Bonsignori di Remedello, da poco aveva trovato lavoro come commessa nel negozio “Profumo di casa” a Calvisano. E' qui che aveva tutte le sue conoscenze, e le sue amicizie. Si è sempre data da fare per il suo paese e la sua comunità.
Una vita spezzata troppo presto
In estate collaborava con gli organizzatori del torneo notturno di Mezzane, occupandosi del servizio ai tavoli. Complice la sua grande bellezza, in passato era stata anche hostess e ragazza immagine in occasione di eventi importanti per il paese, come l'inaugurazione della Fiera agricola o la presentazione delle nuove maglie del Rugby Calvisano.
Non appena saputo dell'incidente, i genitori e il fratello si sono precipitati in Poliambulanza. Sono rimasti al suo capezzale per ore, fino alla triste notizia (arrivata intorno alle 19). L'incidente intorno alle 14.30, sula Sp69 in territorio di Carpenedolo: a quanto pare Giulia stava tornando verso casa. La dinamica dell'accaduto è al vaglio della Polizia Stradale, intervenuta per i rilievi.
La dinamica del terribile incidente
Ci sarebbe un'improvvisa sbandata all'origine dello schianto: nell'incidente è rimasta coinvolta la Lancia Y di Giulia, ridotta a un groviglio di lamiere, e una Seat Arona – anche questa completamente distrutta – dove a bordo c'erano una mamma di 53 anni e il giovane figlio, appena 18enne. La ragazza è stata estratta dalle lamiere grazie ai Vigili del Fuoco, ma respirava ancora.
Le sue condizioni erano già gravissime, ma fino all'ultimo i medici hanno sperato. Dopo qualche ora in cui il suo cuore sembrava essersi stabilizzato, la situazione è precipitata irreversibilmente. La strada è rimasta chiusa al traffico per diverse ore, così da permettere le operazioni di soccorso e di messa in sicurezza. Sul posto, oltre a Stradale e pompieri, anche tre ambulanze (due della Croce Rossa e una della Croce Bianca) e l'automedica di Brescia.