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Incidenti stradali Rovato

"Ciao Fede", il commosso ricordo dei compagni di scuola e dei giocatori di rugby

L'omaggio al 16enne travolto e ucciso a Iseo lo scorso sabato.

La sua maglia numero 9 adagiata sul prato dello stadio Lanfranchi di Parma, come poi del San Michele di Calvisano. Il suo nome scritto sulle maglie dei giocatori delle Zebre e lo striscione appeso in tribuna dai compagni del liceo Gigli di Rovato.

E' il ricordo e l'omaggio a Federico Doga, a un settimana esatta dal tragico incidente avvenuto a Iseo, che ha strappato il 16enne dalle braccia dei genitori e dalla grande famiglia del rugby Rovato. Sabato 14 gennaio, una toccante cerimonia si è svolta prima del match di European Challenge Cup tra i padroni di casa delle Zebre e i Bristols Bears. Entrambe le formazioni si sono rivolte verso la tribuna Ovest, che ospitava la classe 3G del liceo economico-sociale frequentata dal ragazzo, tributando un lungo applauso, mentre la foto di Federico campeggiava sul maxi-schermo dello stadio. "Ciao Fede, ci sarà sempre un banco libero per te", è il messaggio scritto dai compagni di scuola.

"Noi siamo estranei al mondo del rugby, ma ci siamo sentiti parte di una squadra con un cuore grande che vuole ricordare tutto ciò che di bello la vita ci lascia. La gioia di vivere e di stare insieme di un ragazzo che per tutti era il sole", ha commentato la professoressa Miriam Bersini, che era allo stadio insieme alla delegazione di studenti del Gigli.

Ma la franchigia italiana non è stata l'unica a ricordare Federico. Domenica, al San Michele di Calvisano, anche i gialloneri padroni di casa hanno tributato un commosso omaggio al 16enne ucciso lo scorso 7 gennaio, investito da due auto mentre attraversava via Roma; una strada poco sicura per i pedoni, in passato già teatro di numerose tragedie.

La sua morte ha sconvolto il mondo della palla ovale italiana: figlio d'arte - mamma Chiara allena la squadra femminile di Rovato, mentre suo marito Daniele è un tecnico federale ed ex coach dell'Italdonne - era cresciuto tra i pali da rugby della cittadina fracnciacortina ed era una promessa del rugby italiano. 

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