Bus ribaltato, 12 ragazzi in ospedale: pianti e urla, un papà furente con l'autista
Il racconto shock del figlio del sindaco di Dello che era a bordo del bus
Alessandro ha solo 15 anni: nella prima mattinata di oggi, lunedì 8 maggio, era sul bus carico di studenti ribaltatosi in un campo che costeggia via Caduti del Lavoro ad Azzano Mella. Dai noi raggiunto telefonicamente, ripercorre gli istanti che hanno preceduto l'incidente e quelli successivi, in cui lui e gli altri giovanissimi passeggeri sono rimasti intrappolati nel mezzo di trasporto.
Studenti intrappolati nel bus
"All'uscita da una doppia curva, il bus ha cominciato a sbandare, poi è finito nel campo. C'era chi urlava, chi piangeva: io ho preso subito in mano le redini della situazione e ho cercato di tranquillizzare tutti, dato che mi sono immediatamente accorto che - per fortuna - non c'erano feriti gravi". Smartphone alla mano, Alessandro - che frequenta il Liceo Lunardi di Brescia - ha chiesto aiuto a suo padre: il sindaco di Dello Riccardo Canini che si è precipitato sul luogo dell'incidente.
"Quando sono arrivato - ricorda il primo cittadino - c'erano un agricoltore, l'autista di un bus che seguiva il mezzo ribaltato e un altro genitore che si stavano già prodigando per far uscire i ragazzi dell'abitacolo. Le porte erano infatti tutte bloccate, perché si trovano proprio sul fianco sul quale si è adagiato il pullman. Per liberare i ragazzi è stato infranto il finestrino dell'autista. Io ho chiamato i soccorsi, ma erano già stati allertati e poi ho mandato alcuni ragazzi a chiudere la strada".
In una manciata di minuti sul posto sono sopraggiunte 4 ambulanze, l'elisoccorso, due automediche, diverse squadre dei vigili del fuoco: "Noi italiani abbiamo il brutto vizio di lamentarci sempre, ma la macchina dei soccorsi ha funzionato alla perfezione: è stata tempestiva ed efficace", afferma Riccardo Canini.
12 ragazzini in ospedale
Una situazione sicuramente non facile da gestire, vista l'età e il numero delle persone coinvolte: un altro pullman (seguiva quello uscito di strada) è stato trasformato in una sorta di clinica mobile, dove i sanitari del 118 e i volontari del Sarc di Roncadelle e Castelmella, della Croce Azzurra di Travagliato, del Cosp di Flero hanno prestato le prime cure ai giovanissimi studenti (di età compresa tra i 15 e i 21 anni).
Una tragedia, per fortuna, soltanto sfiorata: nessuno di loro ha riportato gravi conseguenze. Stando a un primo bilancio, 12 adolescenti sono stati trasportati, per accertamenti, nei nosocomi della città (Civile, Poliambulanza, Città di Brescia) e all'ospedale di Manerbio. Una donna di 61 anni avrebbe invece riportato traumi più seri ad un spalla ed è stata ricoverata, in codice giallo, al Civile.
Tensione tra i genitori accorsi sul posto
Non sono mancati attimi di tensione. Avvisati dai rispettivi figli, molti genitori si sono precipitati sul luogo del sinistro: una stretta strada di campagna che collega Corticelle di Pieve (frezione di Dello) all'abitato di Azzano Mella. "Ho dovuto anche placare gli animi - ci racconta ancora Canini - c'era un padre che era letteralmente fuori di sé e se la stava prendono con l'autista del bus: minacciava di mettergli le mani addosso".
Ma stando a quanto riferiscono i testimoni, il conducente del mezzo di trasporto avrebbe ben poche responsabilità nell'accaduto: "Non andava veloce - spiega ancora Alessandro - solo che all'uscita della curva si è trovato la strada in condizioni davvero pessime: c'era molto fango e le ruote hanno perso aderenza". Ma ad accertare eventuali responsabilità saranno gli agenti della polizia stradale di Desenzano e i carabinieri di Verolanuova che si sono occupati dei rilievi di rito.
"A bordo ci siamo tutti resi conto di quello che stava accadendo: è stata un'esperienza pazzesca, ma per fortuna stiamo tutti bene", conclude Alessandro.