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Cronaca Lonato del Garda

Dopo l'incidente uno sciacallo le sfila il Rolex: il racconto

A distanza di un paio di settimane dall'incidente che ha coinvolto tutta la famiglia, parla la donna che durante i soccorsi si è vista rubare l'orologio dal polso.

Lo schianto, il fumo, i dolori per i traumi subiti e la paura, folle, per la vita - in bilico - della figlia. Ora che fortunatamente le cose si stanno mettendo bene, c'è il tempo per tornare con la mente a quei terribili momenti, per ricordare con gratitudine la persona che ha fornito un aiuto prezioso e per piangere di rabbia per chi invece ha approfittato del momento per rubarle il prezioso, e costoso, orologio. Il racconto di ciò che successe lo scorso 16 agosto è fornito da Sonia, ed è riportato stamane sulle colonne del Giornale di Brescia. 

I fatti. Erano le 18 quando la Mini Cooper della famiglia di Sonia, 49enne, al volante il papà Paolo, 43enne, percorrendo la strada provinciale 11 di Lonato si è scontrata frontalmente con un'Audi A4 con a bordo due romeni. L'urto è stato violentissimo, ed entrambe i veicoli sono stati devastati. A bordo della Mini la situazione più grave era quella per la figlia di Sonia e Paolo, di 17 anni di età. Ferita alla testa, priva di sensi, non stava più respirando quando un uomo, Yuriy Nyahul Gennari, 24enne ucraino residente a Desenzano, l'ha estratta dalle lamiere, salvandole la vita. 

Mentre succedeva tutto questo però uno sciacallo, non c'è termine migliore per definirlo, ha sfilato dal braccio di Sonia - stesa a terra, ferita in più punti, bisognosa di aiuto - il Rolex. Regalo di nozze del marito, l'orologio rappresenta per la donna un prezioso ricordo oltre che un oggetto costoso: da qui l'amarezza per il furto. Del ladro la donna ha fornito un identikit: magro, sui 30 anni d'età, capelli scuri e mossi, indossava maglietta gialla e pantaloncini blu, simil jeans.  

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