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Cronaca Gussago

"Qui non si può fumare": giovane mamma presa a pugni, neonato buttato a terra

Scene di inaudita violenza su un pullman della linea Brescia-Ome. Indagano i carabinieri

Una giovane mamma picchiata con ferocia davanti ai suoi figlioletti di soli tre mesi e due anni. Il passeggino dove si trovava il neonato preso a calci e ribaltato. Una scena di una violenza inaudita, quella a cui hanno assistito i passeggeri dell'autobus della linea Brescia-Ome nel primo pomeriggio di lunedì.

All'origine della brutale aggressione una semplice - e oltremodo giustificata - richiesta avanzata dalla vittima a uno dei passeggeri che si era acceso una sigaretta (ma non si esclude che si trattasse di uno spinello) mentre viaggiava sul bus, a poca distanza dalla donna e dai suoi figlioletti. La giovane madre - una 26enne di origine senegalese -  gli avrebbe soltanto chiesto di non fumare sul mezzo pubblico.

Passeggino preso a calci

L'uomo non solo se ne sarebbe fregato, ma avrebbe risposto con arroganza, costringendo così la 26enne ad alzarsi dal sedile e a rivolgersi al conducente del mezzo pubblico. Mentre la giovane madre tornava a sedere, lui si sarebbe avventato contro il passeggino, prendendolo a calci e facendo così cadere il neonato. Mentre la donna cercava di prendere in braccio il suo piccolo, per calmarlo e verificare che non si fosse fatto male, sarebbe stata raggiunta da una raffica di pugni. A quel punto sono intervenuti anche gli altri passeggeri - tra cui diversi studenti delle superiori - e l'autista che ha immediatamente fermato il bus.

L'intervento degli altri passeggeri

Attimi concitati: mentre quattro persone cercavano di trascinare con forza l'uomo fuori dal mezzo pubblico, lui avrebbe continuato a colpire la donna. Si sarebbe fermato solo quando ha intuito che era scattata la chiamata alle forze dell'ordine e che in pochi minuti sarebbero intervenuti i carabinieri. All'arrivo dei militari della stazione di Gussago, del passeggero violento non c'era più traccia.

Le indagini

La donna è stata portata in ospedale: avrebbe riportato ferite e lesioni giudicate guaribili in una decina di giorni. Illesi - per fortuna - i suoi figlioletti. La 26enne ha poi sporto denuncia contro l'uomo che l'ha aggredita e le indagini per rintracciarlo sono in corso. La versione della 26enne trova ampie conferme nel racconto dei tanti testimoni e nelle immagini delle telecamere presenti sul bus.  La caccia all'uomo - che rischia una denuncia per lesioni aggravate - non dovrebbe protrarsi a lungo. 

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