Corpo ritrovato nel Sebino: la vittima ha un volto e un nome
Si tratta di Gurjit Singh, 35enne di origini indiane di casa a Pian Camuno dove viveva da tempo con un connazionale. Gurjit Singh era operaio in un'azienda. Per chiarire le cause del decesso sarà effettuata l'autopsia
MARONE - Ha un’identità l’uomo recuperato ieri nelle acque del Sebino: si tratta di Gurjit Singh, 35enne di origini indiane di casa a Pian Camuno.
L’allarme era stato lanciato nella prima mattinata di ieri da un pescatore, che aveva notato il corpo galleggiare. L’annegamento risale verosimilmente alla notte tra giovedì e venerdì, ma la dinamica è tuttora al vaglio dei Carabinieri di Marone. I quali non escludono nessuna pista, dal malore alla caduta a un "gioco" finito male.
Gurjit è stato rinvenuto vestito, con tanto di documenti in tasca. Sembra esclusa l’ipotesi, inizialmente valutata, del suicidio: su una panchina poco distante dal luogo in cui probabilmente Gurjit è caduto nel lago è stata ritrovata una confezione vuota di vino. Gli uomini dell’Arma stanno cercando di capire se l’abbia consumata proprio Gurjit.
Gurjit, operaio, da qualche anno viveva con un connazionale a Pian Camuno.
Il corpo è a disposizione dell’autorità giudiziaria: la salma è stata ricomposta nel cimitero di Marone. Sarà effettuato un esame autoptico. A riconoscere la salma il coinquilino e il datore di lavoro.