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Cronaca Pisogne

Stroncato da un malore improvviso, muore giovane padre: donati gli organi

Gregorio Sbardolini si è spento al Civile, a soli 47 anni. La famiglia ha scelto di sonare i suoi organi.

Un grande gesto di umanità, che regala tanta speranza ad almeno altre 5 famiglie, dopo l’immensa tragedia. Una generosità che travalica l’immenso dolore per la perdita improvvisa di un figlio e di un marito, quella dei genitori e della moglie di Gregorio Sbardolini, morto a soli 47 anni in seguito a un improvviso malore. Cinque organi del giovane uomo, padre di due figli, sono stati espiantati e donati dai familiari, per salvare altre vite.

Il malore improvviso

La decisione dopo la drammatica notizia arrivata - la scorsa settimana - dall’ospedale Civile di Brescia dove il 47enne era stato ricoverato d’urgenza in seguito a un gravissimo malore, accusato tra le mura di casa. Gli sforzi dei medici del nosocomio cittadino sono stati purtroppo inutili: ricoverato in condizioni disperate, per il giovane padre non c’era stato - purtroppo - più nulla da fare. Ma, grazie alla sensibilità e alla generosità del 47enne e della sua famiglia altre persone in pericolo di vita, o comunque affette da patologie invalidanti, hanno ricevuto una nuova speranza.

Il grande gesto d'amore dei familiari

Per questa ragione ai funerali  - sono stati celebrati venerdì mattina nella chiesa della Pieve di Pisogne, comune dell’Alto Sebino dove il giovane padre viveva da sempre - oltre agli amici, ai parenti e a decine di cittadini profondamente sconvolti per la prematura scomparsa, hanno partecipato anche diverse associazioni di volontariato del territorio, tra cui la locale sezione dell’Aido, che ha voluto ringraziare pubblicamente i familiari dell'uomo:

"Tanta vicinanza, ammirazione e riconoscenza ai famigliari che in un momento così tragico, imprevisto e doloroso hanno trovato con generosità la forza per un grande gesto d’amore: donare gli organi del proprio caro che permetterà ad almeno 5 persone di continuare a vivere", si legge sulla pagina Facebook dell’associazione.

Il cordoglio della comunità

"Un ragazzo d’oro", così lo ricordano in paese. Artigiano di professione, era un grande appassionato di calcio  - era un tifoso sfegatato del Brescia - e di rally e si dava parecchio da fare per la comunità, partecipando attivamente a numerose iniziative di volontariato del paese. Lascia nel dolore la moglie, i giovani figli, i genitori e una sorella.

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