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Cronaca Coccaglio / Via Fratelli Rosselli

Cercò di uccidere moglie e figlia a martellate: perdonato dalla famiglia, potrebbe patteggiare la pena

Giuseppe Vitali, il 59enne di Coccaglio che lo scorso luglio tentò di uccidere la moglie e la figlia, è stato perdonato dalla famiglia e potrebbe patteggiare la pena.

Soffocato dai debiti, aveva cercato di uccidere in piena notte la moglie Denise, 51 anni, e la figlia Giulia, 21 anni, a colpi di martello. Una tragedia soltanto sfiorata, per fortuna, grazie al tempestivo intervento del figlio maggiore. Oltre al perdono dei famigliari - le due donne lo avrebbero già incontrato diverse volte in carcere e sarebbero nuovamente disponibili ad accoglierlo nella casa teatro del tentato omicidio- potrebbe anche ricevere uno sconto di pena. Come riporta il Giornale di Brescia, il caso - dal punto di vista giudiziario - sembra infatti destinato a chiudersi con un patteggiamento.

La confessione shock

Il 59enne di Coccaglio aveva immediatamente confessato il suo piano criminale. “Volevo ammazzarle e dare fuoco alla casa”, aveva detto l’uomo ai Carabinieri che, perquisendo la villetta situata al civico 26 di via Fratelli Rosselli a Coccaglio, avevo trovato alcune taniche di benzina custodite in garage. Negli interrogatori successivi l'uomo aveva raccontato di aver contratto debiti per circa centomila euro e spiegato le ragioni all'origine dell'improvviso raptus di violenza: "Volevo liberare la mia famiglia da questo problema".

Vitali, che è ancora in carcere, è stato dichiarato perfettamente in grado di intendere e di volere, ma la pena da scontare potrebbe essere inferiore a 5 anni, qualora i suoi avvocati trovassero un accordo con il magistrato titolare dell'inchiesta e il giudice approvasse tale intesa.

Pianificava una strage

Il tentato omicidio risale alla notte tra il 15 e il 16 luglio: il 59enne aveva impugnato un martello e aveva colpito prima la moglie Denise, nel sonno, poi la figlia Giulia che aveva tentato in tutti i modi di difendersi e aveva trovato una via di fuga. Era riuscita a lasciare l’appartamento e a percorrere la rampa di scale che porta all’abitazione del fratello maggiore. A quel punto era scattata la chiamata al 112 e Giuseppe Vitali era stato fermato prima di portare a termine il piano criminale.

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