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Cronaca Erbusco

Delitto di Erbusco: anche Giulia avrebbe accoltellato Riad

È l'ipotesi degli investigatori che stanno conducendo le indagini. La verità verrà sancita con gli accertamenti sull'arma del delitto, sui vestiti e dopo le analisi dell'auto

Il ruolo di Giulia Taesi nell'omicidio di Riad Belkahla non sarebbe solo morale, ma attivo. Ne sono convinti gli investigatori che stanno conducento le indagini. Di più: la 24enne avrebbe impugnato e affondato il coltello che ha stroncato il nordafricano. Gli inquirenti — secondo quanto riportato in un articolo pubblicato dal Giornale di Brescia — lo deducono dal raffronto della scena del crimine con il racconto della 21enne e da Manuel Rossi.

È una ipotesi: per avere la certezza bisognerà aspettare l'esito di tutte le analisi scientifiche sull'arma del delitto, sulle macchie di sangue degli indumenti e sull'automobile del tunisino. 

Secondo la versione dei fatti dei fidanzati sarebbe stato il tunisino ad estrarre la lama e a scatenare la reazione dei due ragazzi. Manuel  — seduto nella mercedes dietro Riad, al cui fianco c'era Giulia — lo avrebbe disarmato e colpito mentre la ragazza era già lontana dall'abitacolo dell'auto. Ma gli investigatori non sono convinti della ricostruzione. 

Il coltello che ha ucciso il pusher 48enne ha disegnato una parabola di sangue sul parabrezza interno della Mercedes, come se a colpire fosse stato chi era accanto e non chi era alle sue spalle. Non solo: sul sedile anteriore del passeggro non c'era alcuna traccia di sangue. Forse perché — ed è un'ipotesi che va ancora accertata — sul sedile c'era proprio la ragazza. 

Per le risposte bisongerà aspettare. Forse anche dopo l'estate.

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