"I volti delle vittime sono ancora molto nitidi": Brescia ricorda i morti per Covid
Celebrazioni al cimitero Vantiniano, all'ospedale Civile e in piazza Loggia per la "Giornata nazionale vittime del Covid"
Oggi si è celebrata a Brescia e in tutta Italia la "Giornata nazionale vittime del Covid". La ricorrenza è stata fissata al 18 marzo per ricordare quando, un anno fa in questa data, i mezzi dell'esercito furono impiegati a Bergamo per il trasporto delle salme dei morti di coronavirus.
Al cimitero Vantiniano, stammatina si è tenuta una cerimonia alla presenza del sindaco Emilio Del Bono, della vicesindaco Laura Castelletti e del vescovo Pierantonio Tremolada, che ha impartito la benedizione ai defunti. Sono state inoltre eseguite le toccanti note del Silenzio fuori ordinanza': "Brescia ha pianto e piange ancora. I volti delle vittime sono molto nitidi nella nostra memoria e, nei nostri ospedali, ci sono centinaia di persone che ancora soffrono; la battaglia non è finita", ha dichiarato Del Bono che, in concomitanza con l'arrivo a Bergamo del premier Mario Draghi, ha osservato un minuto di silenzio davanti a palazzo Loggia, dove è stata esposta la bandiera a mezz’asta.
A Bergamo, insieme a Draghi era presente anche il presidente della Lombardia, Attilio Fontana: "Quella di oggi è una giornata molto importante - ha dichiarato -. Commemoriamo le vittime di questo terribile virus alle quali rivolgiamo il nostro ricordo. A loro va sempre il pensiero di tutti i lombardi. A loro, ma anche a tutti i familiari che, purtroppo, hanno subìto questi lutti".
"È importante che il Presidente del Consiglio abbia deciso di essere in Lombardia, epicentro di questa terribile pandemia. Bergamo e l'intera regione sono i territori che più hanno sofferto, che più sono stati martoriati dal Coronavirus. La Lombardia e Bergamo - ha concluso Fontana - stanno dimostrando, e hanno dimostrato, una grande capacità di resistenza, di difesa, di grande coesione".
Nei giardini dell'ospedale Civile di Brescia è stata infine inaugurata la scultura dell'artista Indaco, intitolata "Eterno Marmoreo Amore", per celebrare il grande lavoro dei tanti eroi che hanno affrontato in prima linea il dramma della pandemia.