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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Cologne

Ingegnere morto in montagna, lascia moglie e 3 figli: le lacrime del paese

Si attende solo il nulla osta per il funerale

Tradito dalle montagne che amava, Gianluigi Brenna - 66 anni di Cologne - è precipitato per più di 200 metri in un canalone ed è morto sul colpo. E' successo sabato pomeriggio mentre era impegnato nella risalita delle Tre Cime del Monte Bondone, in Trentino: con lui c'era una guida alpina esperta che però non ha potuto fare nulla per evitare la tragedia. Anche Brenna era un esperto di montagna, scialpinista, ma qualcosa è andato storto: è scivolato intorno ai 2mila metri d'altitudine - lungo il versante ovest verso Cavedine e la Valle dei Laghi - ed è precipitato nel vuoto.

 Aperta un'inchiesta

La salma è a disposizione dell'autorità giudiziaria che potrebbe disporre ulteriori accertamenti. Come da prassi, la Procura di Trento ha aperto un'inchiesta per fare chiarezza sull'accaduto: sembra comunque ormai confermata l'ipotesi della caduta accidentale. Dunque non si aspetta altro che il nulla osta per i funerali.

Gianluigi Brenna abitava a Cologne con la famiglia: ingegnere conosciuto e stimato, si era laureato nel 1976 al Politecnico di Milano e lavorava ancora come libero professionista. Lascia nel dolore la moglie Cristina Mondini, figlia dell'ex sindaco Giovanni scomparso solo pochi mesi fa, e i figli Benedetta, Francesca e Marco. La tragedia si è consumata a poche ore dalla morte di un'altra escursionista bresciana, Gabriella Barbieri, 53 anni.

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