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Cronaca Corteno Golgi

Spari in strada: Giacomo rimane invalido, ma il pm chiede l'assoluzione

Continua il processo, il 20 giugno è attesa la sentenza

Sono passati più di quattro anni da quella folle giornata in cui, a Corteno Golgi, Giacomo Gazzoli (oggi 75 anni) venne colpito alla schiena da un proiettile che trapassò la carrozzeria della sua automobile e lo rese tetraplegico, da allora costretto su una sedia a rotelle per le ferite subite. Per quell’episodio è stato indagato un 31enne residente in paese, finito a processo con rito abbreviato: ma, colpo di scena, è la stessa pubblica accusa – rappresentata dalla pm Claudia Moregola – a chiedere l’assoluzione in quanto non ci sarebbero elementi sufficienti per accertarne la responsabilità.

Non è mai stata trovata l’arma

In particolare, nonostante i vari sequestri, non sarebbe mai stata trovata l’arma che esplose quel colpo quasi fatale. L’imputato avrebbe però ammesso di aver distrutto un fucile di sua proprietà perché illegalmente detenuto: ma così facendo, di fatto, quell’arma è come se non fosse mai esistita. Gli approfondimenti balistici hanno ricostruito anche il luogo esatto in cui vennero esplosi gli spari: una collinetta a qualche centinaio di metri di distanza dall’auto di Gazzoli.

Da quel punto, è stato accertato, il 31enne avrebbe più volte sparato in passato, per esercitarsi. Ma allo stesso tempo, trattandosi di area libera, chiunque potrebbe averla raggiunta ed esploso quei colpi. Non resta altro che aspettare la sentenza, fissata per il 20 giugno prossimo: Giacomo Gazzoli, nel frattempo, non nasconde la sua amarezza.
 

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