Acqua e terreno a rischio contaminazione: sotto sequestro 2 cave bresciane
In azione una quarantina di uomini, a Ghedi e a Rezzato: sotto la lente del Corpo Forestale le cave Inferno e Pgs. Sono quattro gli indagati, tre bresciani e un mantovano
Un modus operandi simile che sarebbe stato utilizzato anche nella cava dismessa di Rezzato. Gli uomini del Corpo Forestale hanno perquisito anche la sede dell'azienda che produce la simil-argilla, a Carbonara Po (nel Mantovano) e due laboratori di analisi, uno nel Milanese e l'altro ancora nel Mantovano.
Gli indagati: in tutto sarebbero quattro persone, tre bresciani e un mantovano. Sono accusati di gestione non autorizzata di rifiuti. Per questo sono stati sequestrati parecchi documenti: avrebbero dimostrato la non tossicità del materiale utilizzato. Quando invece, a quanto pare, un po' tossico lo sarebbe stato.