Terrore al McDonald's: rapinatori armati, sequestrati i lavoratori
Uno dei lavoratori avrebbe inseguito i banditi ed è stato ferito da un colpo esploso dalla pistola
Lavoratori sequestrati, responsabile minacciata con una pistola e cassaforte ripulita. È questo, in estrema sintesi, il copione della terrificante rapina andata in scena, all'alba di lunedì, al McDonald's di Ghedi. L'esatta dinamica del colpo - fruttato circa 2500 euro - è al vaglio dei carabinieri.
Lavoratori sequestrati
Stando ad una prima ricostruzione - basata sui racconti dei testimoni - due uomini, con il volto travisato da alcune maschere da carnevale, si sarebbero presentati nel parcheggio verso le 5.30. Proprio in quegli istanti si sarebbero imbattuti in uno dei lavoratori, che stava portando l'immondizia fuori dal locale: lo avrebbero minacciato con una pistola per farsi aprire la porta. Una volta dentro, avrebbero legato l'uomo, e gli altri due addetti alle pulizie presenti, con delle fascette da elettricista, poi li avrebbero tenuti in 'ostaggio', fino all'arrivo della responsabile.
Responsabile minacciata con una pistola
Infine avrebbero puntato l'arma - poi rivelatosi finta - verso la donna, intimandole di aprire la cassaforte. Lei, comprensibilmente spaventata, ha fatto ciò che le era stato chiesto. Arraffati i contanti - il fondo cassa rimasto, dato che l'incasso era stato portato via la sera prima - i due rapinatori sono fuggiti a piedi.
L'inseguimento e gli spari
Attimi concitati: mentre i due scappavano, uno degli addetti alle pulizie sarebbe riuscito a togliersi le fascette da elettricista con cui era stato precedentemente immobilizzato e li avrebbe inseguiti, tentando di acciuffarli. Una reazione coraggiosa che avrebbe però potuto costargli molto cara: i banditi in fuga avrebbero infatti esploso due colpi dall'arma che avevano usato per minacciare i dipendenti e uno avrebbe raggiunto l'uomo. È andata bene: la pistola era - in realtà - ad aria compressa. Nessun proiettile, quindi, ma solo - e per fortuna - pallini di plastica. Il lavoratore avrebbe riportato lievi lesioni a un orecchio ed è stato medicato all'ospedale di Manerbio, dov'è stata portata anche un'altra testimone della rapina: una ragazza di 24 anni che era in preda a un forte stato di shock.
Le telecamere di sorveglianza del fast food hanno ripreso l'intera sequenza: le immagini sono al vaglio dei carabinieri di Verolanuova. Nel frattempo è scattata la caccia ai rapinatori.