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Cronaca Gargnano

Barca avvolta dalle fiamme, ustionati bimbi e genitori: meccanici sotto accusa

A processo per l'esplosione del motore (e l'incendio)

La barca prese fuoco pochi attimi dopo l'accensione del motore: a bordo c'era un'intera famiglia, genitori e due figli, tutti finiti in ospedale per le ustioni e le scottature riportate (ma sopravvissuti). L'episodio, che risale all'estate di cinque anni fa, fa parte ora di un processo penale per incendio e lesioni gravissime colpose: gli imputati sono il titolare del cantiere nautico che riparò il motoscafo Riva, poi messo a disposizione della famiglia, e un meccanico dipendente della stessa azienda.

I fatti

I fatti, come detto, risalgono all'estate del 2017 (era il 26 luglio). A bordo dello scafo (un Riva Junior) c'erano i genitori e i due giovani figli, all'epoca di 8 e 12 anni: alloggiati sulla sponda veronese, nella zona di Punta San Vigilio, in tarda mattinata raggiunsero il molo dell'hotel La Baia d'Oro a Villa di Gargnano. 

Qui sono rimasti qualche ora, prima di ripartire nel pomeriggio: ma non appena le chiavi sono state inserite e girate, il motore è esploso in un gran boato. Le fiamme raggiunsero rapidamente le parti in legno della barca, mentre dal motore si levavano lingue di fuoco alte fino a un paio di metri. Tutti salvi gli occupanti del natante, anche se ustionati. E ora il processo.

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