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Cronaca Gambara

Anziano aggredito dai ragazzini al cimitero: "Coperto di insulti e preso a calci"

Il racconto shock del pensionato finito nel mirino di un gruppo di giovani bulli

Dall’aggressione verbale e fisica sono passati diversi giorni. Ma il tempo non è servito a lenire i dolori del corpo e le ferite, più profonde, dell’anima. Giuseppe Villani, 80enne di Gambara, è per tanti l’angelo custode del paese della Bassa: un appellativo che si è guadagnato sul campo, passando le sue giornate a lustrare, come volontario, il cimitero e a curare le aree verdi del comune dove vive da sempre. Proprio mentre era intento a pulire il piazzale del cimitero, la scorsa settimana, sarebbe stato preso di mira da un gruppetto di ragazzini.

"Nulla di rotto, ma sono pieno di dolori"

"Mi hanno massacrato di offese", ci racconta al telefono. La voce che trema e l’agitazione che cresce, prova a spiegare cosa gli è accaduto: "Mi prendevano in giro e continuavano ad offendermi, ho chiesto loro di smettere, poi uno di loro mi ha preso a calci: sono ancora pieno di dolori, anche se non ho nulla di rotto, per fortuna". Un testimone avrebbe immediatamente avvertito la polizia locale, intervenuta sul posto insieme all’assessore Dario Pirelli. Scosso, frastornato e dolorante, il pensionato sarebbe poi rincasato. Come detto per lui nulla di grave: gli accertamenti eseguiti successivamente all’ospedale di Manerbio hanno escluso fratture.

Ma non era la prima volta - pare - che finiva nel mirino dei ‘bulli’. "Mi suonano il campanello a qualsiasi ora del giorno e della notte - racconta - e io mi spavento. Quando mi incontrano in paese mi riempiono di insulti".

La vicenda è al vaglio dei carabinieri: i militari hanno raccolto la denuncia sporta dal pensionato nei confronti del giovanissimo che lo avrebbe aggredito e faranno piena luce. Chi indaga mantiene il più stretto riserbo, vista la delicatezza della situazione. A rendere pubblico l’episodio - raccontandolo sui social e scatenando un acceso dibattito - è stato il gruppo di minoranza ‘Gambara Futura’.

"Intervenga l'amministrazione comunale"

E l’aggressione all' "angelo custode" del paese è diventata un ‘caso’ politico. Nel lungo post pubblicato su Facebook, oltre ad esprimere solidarietà a Giuseppe Villani, il gruppo di minoranza ha invitato l’amministrazione ad intervenire: "fornendo l'assistenza legale necessaria". Ma non solo: "È vero che gli episodi più gravi, i fatti più sconcertanti vedono coinvolta una ristretta minoranza di ragazzi. Riteniamo che l'intera comunità gambarese sia chiamata a riflettere su quanto si agita nel mondo dei nostri ragazzi; sugli episodi di vandalismo, di disturbo della quiete pubblica, di aggressività verbale; episodi che, anche se piccoli in sè, ormai si ripetono con una certa frequenza nel nostro Comune e che, soprattutto, sembrano incontrollabili e impuniti. In questo senso l'amministrazione comunale dovrebbe assumere l'iniziativa di costruire un percorso informativo e formativo rivolto all'intera comunità per aiutarla ad affrontare con consapevolezza le dinamiche relazionali, i cambiamenti comportamentali e le caratteristiche valoriali della generazione più giovane". Decine le condivisioni e i commenti: fioccano le richieste di "pene esemplari" e non mancano le critiche ben poco velate a coloro che amministrano il paese.

La risposta della sindaca

Nelle scorse ore è arrivata - sempre tramite Facebook -  la risposta del sindaco Tiziana Panigara: "L'increscioso episodio avrà il suo percorso giudiziario. Conoscendo la famiglia sono sicura che non è stata una decisione presa a cuore leggero ma dettata anche dalla somma di vari eventi avvenuti nel tempo. Essere vicini alla famiglia e a Giuseppe non vuol dire buttarsi a capofitto nei social, ma incontrare la famiglia e parlare direttamente con loro. Spero che chi ha scritto sottolineando la nostra assenza abbia avuto la nostra stessa premura di suonare al campanello di casa Villani. Al momento dell'episodio sono intervenuti immediatamente i nostri agenti di polizia locale e il nostro assessore Dario Pirelli che poteva scrivere ogni cosa, essere il primo a dare la notizia, perché sui social quello che conta è arrivare per primo, soddisfare la morbosità. Questo lo potete fare voi! Noi tutti  - sindaco, vicesindaco, assessori e consiglieri - ci siamo dati una etica di comportamento. Rispettiamo il ruolo che i cittadini ci hanno assegnato al momento del voto.” 

Il Comune si costituirà parte civile qualora la vicenda approderà in un'aula di tribunale, si legge ancora sulla pagina Facebook della sindaca, che chiosa: "ll nostro compito è proseguire ad occuparci, in silenzio, di quei ragazzi che devono essere aiutati, insieme alle loro famiglie, a capire il gravissimo gesto compiuto". 
 

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